Eventi

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Sabato 4 ottobre, la nostra associazione organizza una gita fuoriporta alla "Riserva naturale Ciciu del Vilar" a Villar San Costanzo (CN), con visite guidate alla "Cappella di San Giorgio" e alla "Riserva naturale", cui seguirà un amichevole e allegro convivio al "Ristorante La Pineta".

Il programma della giornata prevede:

  • Appuntamento presso l'Abazia di Villar San Costanzo (ore 09:45);
  • Visita alla "Cappella di San Giorgio" (con guida - ore 10:00);
  • Visita alla "Riserva naturale Ciciu del Vilar" (con guida);
  • Pranzo al "Ristorante La Pineta" (Sant'Anna di Roccabruna) con fritto misto alla piemontese;
  • Passeggiata pomeridiana.

Riflessioni a margine del viaggio organizzato
dall’associazione Sicilia in Europa nel maggio 2014


Abbiamo capito di essere dei privilegiati quando siamo finiti a Sant’Angelo Muxaro. Lì non ci capitano i turisti che si affidano alle agenzie. Ad accoglierci troviamo una guida con i capelli un po’ arruffati. Pierfilippo (che fino a qualche anno faceva il broker, ma ha lasciato tutto per far rifiorire il suo paese, promuovendolo turisticamente con il coinvolgimento corale della popolazione) qualche anno fa aveva preso in gestione un bar per vivacizzare il paese e le cose cominciavano ad andargli bene. Ma l’attività del bar gli impediva di ideare, sperimentare…. “Con il bar mi sentivo in prigione – ci ha raccontato - insieme al bar mi avevano venduto il 41 bis… (si sentiva in prigione – ndr); potevo far troppo poco per il mio paese”. Ha quindi lasciato la gestione del bar, e insieme ad altri amici ha ideato il “turismo relazionale”, che fa leva sulle risorse naturali, umane e antropologiche del paese.

Sant’Angelo Muxaro
Sant’Angelo Muxaro, dalla storia millenaria, che si trova a circa 30 chilometri da Agrigento, nell’entroterra, su un colle solitario, nel bel mezzo della valle del fiume Platani, ha deciso che la sua storia deve essere  raccontata, più che dalle pietre e dal patrimonio archeologico (che esiste ed è importante) dalle persone. A Sant’Angelo Muxaro non si va per un’escursione, per vedere qualcosa o per mangiare, ma perché si sceglie di vivere un’esperienza, un racconto.
E i turisti, quelli fortunati come noi, che raggiungono Sant’Angelo Muxaro attraversando strade di campagna che si insinuano tra i campi di grano, alberi di ulivo, carrubi, mandorli, mucche al pascolo, fiori di campo, scoprono quanto sia emozionante conoscere la storia di un paese attraverso i suoi personaggi, i suoi mestieri, la vita quotidiana di persone spesso emigrate di ritorno, tornate al paese per nostalgia. Qui tutto scorre lento: la gente  che passeggia in piazza o che gioca a carte ai tavolini dei bar, procede senza fretta, pian piano come per paura di allontanarsi  da un passato ancor  troppo presente. E tutti ringraziano i visitatori.
I clienti del piccolo caseificio famigliare (dove la giovane casara ci illustra il processo lavorativo dei formaggi di pecora) fanno la fila rispettosi e grati della nostra presenza e sorridono della nostra meraviglia per la bontà della ricotta appena addensata. Così alla panetteria, dove l’emigrante di ritorno, vissuta per anni in Inghilterra (che, col marito rientrato dalla Germania, ha riaperto l’antico forno di famiglia) i clienti non fanno storie anzi ci ringraziano per aver avuto la curiosità di “venire fin quassù”. E la panettiera ci prepara ogni sorta di prelibatezze: “pani  cunzatu” con olio d’oliva locale e pepe e con salsa di finocchietto selvatico ; biscottini di mandorla e miele….
Facciamo anche una tappa da un artigiano produttore di cesti e panieri realizzati con rami selvatici. Un personaggio particolare che realizza dei manufatti assolutamente originali, molto elaborati.
Passeggiando in paese, sentiamo la voce degli ambulanti che richiamano i residenti: chi vende frutta e verdura, chi prodotti per la casa. La gente esce, saluta, ciacola, compra e il camioncino passa oltre. Un’emozione forte per noi che al Nord limitiamo le relazioni al “Buongiorno-Buonasera” quando va bene.
L’area archeologica di Sant’Angelo Muxaro si trova all’esterno del paese: si può visitare la “Tomba del Principe”: la più grande tomba a tholos di tutta la Sicilia e le oltre 100  nuove tombe portate alla luce nel 2007.
Dopo la visita guidata, rientriamo verso il centro abitato utilizzando un vecchio sentiero che in passato i contadini percorrevano con i loro muli e asini; il sentiero ci consente una vista panoramica sulla valle del fiume Platani e sul Monte Castello.
La fantasia e la creatività di Filippo e dei suoi amici hanno fatto sì che i visitatori attratti dalla tomba del Principe, anziché fare la solita visita lampo all’area archelogica senza nemanco entrare in paese, si fermino prima a conoscere la gente di di Sant’Angelo Muxaro, le sue tradizioni, la sua storia… Soltanto così ha senso interessarsi alla storia del nostro passato.

Il pastore Lorenzo Reina
Altrettanto indimenticabile la visita al pastore-scultore Lorenzo Reina, che vive con la giovane moglie e il figlio studente sulle alture di Santo Stefano Quisquilia. Lorenzo, unico figlio maschio, oltre alle tre sorelle, nelle intenzioni del padre doveva dare continuità all’azienda. Ma lui non voleva saperne di quel mondo chiuso dove si  litigava anni per uno sconfinamento delle pecore. Nell’adolescenza il conflitto con il padre assunse toni vivaci e il servizio militare fu per Lorenzo l’occasione di confermare la sua decisione di guardare oltre quei monti che allora sentiva soffocanti e asfittici. Fin da bambino aveva ingannato il tempo, al pascolo, scolpendo pietre. Comprese presto che questa sua abilità costituiva per lui una vera passione. Coltivò questo suo talento, da autodidatta. Scolpì pietre in solitudine, realizzando opere piuttosto originali. Ebbe un primo riscontro positivo partecipando a una collettiva d’arte. Proseguì su questa strada. Curò la sua prima personale nella Biblioteca comunale del paese. Fu un grande successo e insieme  la conquista della libertà: adesso tutti sapevano che lui era uno scultore di talento e anche il padre accettò la scelta del figlio di abbandonare l’attività di pastore.
Tuttavia, quando il padre si trovò in punto di morte, Lorenzo promise di non disperdere nulla di quanto aveva realizzato, di occuparsi dell’azienda, di tornare a fare il pastore. E lo fece, senza rimpianti, senza obblighi e forzature. Lo fece perché solo in questo modo poteva sentirsi completo e risolvere il suo conflitto; in fondo si stava rendendo conto che era da quella terra, da quelle pecore, da quel mondo che aveva abbandonato che traeva l’ispirazione e la sensibilità artistica che ne avevano fatto uno scultore così originale.
È così che adesso, passando da Santo Stefano Quisquina e imboccando il bivio per Castronovo di Sicilia, ora si può raggiungere l’azienda Rocca Reina. il “regno” di Lorenzo si riconosce dalla presenza di un sostegno in pietra sul quale è fissato lo stemma e in cima la scultura bronzea del busto del padre di Lorenzo. Qui, Lorenzo accogliere i visitatori, dialoga e si confronta.
Così ha fatto con noi, raccontandoci la sua storia, mentre la giovane moglie e il figlio Libero ci preparavano gustosissime frittatine a base di erbe selvatiche (finocchietto, asparagi…) che abbiamo accompagnato alla ricotta appena addensata, rimestata lentamente dallo stesso Lorenzo, nel piccolo locale coperto di frasche tipico dei pastori.
È un’azienda molto particolare quella di Lorenzo, perché vi convivono con naturalezza la pastorizia e la produzione del formaggio secondo i metodi tradizionali, l’allevamento delle asine con annesse pratiche di opoterapia, con spazi dedicati all’arte, come il museo delle opere prodotte da Lorenzo (peraltro l’intera area è un museo a cielo aperto), uno splendido e originale teatro in pietra, saloni per consentire ai visitatori di rifocillarsi e di ritrovarsi.
Si tratta di architetture realizzate in perfetta armonia con il paesaggio circostante, che dimostrano l’abilità di Lorenzo a intervenire sul territorio in cui vive senza forzature, nel pieno rispetto dell’ambiente e della storia locale.

Corleone
Chi lo avrebbe detto che Corleone potesse "nascondere" tante bellezze naturali, storiche e architettoniche? Famosa in tutto il mondo per "Il padrino" e per altri film sulla mafia, ora i giovani della città vogliono riscattare la loro città dallo stereotipo della città di Totò Riina, e si sono organizzati per far conoscere ai turisti ciò che il territorio può offrire.
Noi arriviamo a Corleone dopo un'oretta e mezza di macchina. Il paese è immerso tra le montagne al di sopra del bosco di Ficuzza, circondato da campi e pascoli di pecore.
Qui ci accolgono due giovani ragazze che ci fanno da ciceroni nella nostra visita. Con loro ammiriamo, tra l’altro, il suggestivo scenario creato dalle “rocche gemelle”, una ad est del centro abitato (dove si trova il Castello Soprano con i resti dell’antica torre di avvistamento aracena) e l’altra al centro del paese in un blocco calcareo geologicamente crollato dalla montagna frontale e su cui è stato edificato il castello medievale ora eremo dei Francescani. Proprio ai piedi del castello soprano si può ammirare uno spettacolo della natura, la "Cascata delle Due Rocche” formata dal salto del torrente San Leonardo, affluente sinistro del Fiume Belice, che crea un suggestivo laghetto naturale circondato dai resti di un acquedotto di fattura probabilmente araba.

La valle dei templi
La valle dei templi, caratterizzata dai resti di ben dieci templi, una grande concentrazione di necropoli; opere idrauliche, fortificazioni… é uno spettacolo sempre, ma quando a illustrarla é una guida come Marco, che fa continui efficaci collegamenti tra la storia e l'attualità, il suo fascino si amplifica. Anche Marco é un giovane laureato emigrato di ritorno. La visita, con lui, è stata davvero interessante. Anche in questo caso Sicilia in Europa ci ha permesso di poter contare su una guida che alla conoscenza del territorio aggiunge una passione che nasce dall’amore per la Sicilia.

La scala dei turchi e la casa di Pirandello
Sempre ad Agrigento, full immersion nel mondo di Pirandello, attraverso la visita alla sua casa natale, dove spesso è ritornato e da cui hanno tratto ispirazione alcune sue opere.
Dalla casa dell’artista ci trasferiamo alla Scala dei Turchi, dalla quale ammiriamo il mare impetuoso di queste giornate fredde di maggio. Osservato dall’alto di queste candide gradinate, appare netto il contrasto del mare blu che si infrange sulla falesia bianca. La scala è una scogliera naturale (legata alle antiche incursioni saracene), di natura calcarea (marna) e quindi bianchissima, a picco sul mare levigata dagli agenti atmosferici in enormi gradoni che scendono vertiginosamente, ma con forme armoniche e rotondeggianti, verso il mare. I suoi “gradini “ sono candidi e lisci, di una bellezza unica. Sdraiati su questi gradoni ci godiamo lo spettacolo, riposandoci un po’.

Palazzo Adriano, due chiese, due culture
Arriviamo a Palazzo Adriano (il paese in cui è stata girata una delle scene del film “Cinema Paradiso” di Tornatore, sul confine tra Agrigento e Palermo) in tarda serata. La piazza è suggestiva: due chiese si fronteggiano, imponenti, come nella storia si sono confrontate le due culture che queste due chiese rappresentano: una è la chiesa di rito cattolico, l’altra è la chiesa di rito greco-bizantino, che ha origine nella città di Costantinopoli e in Italia è diffuso nelle comunità Arbereshe di Calabria e Sicilia, e in particolare nell'Eparchia di Lungro (Cosenza) e nell'Eparchia di Piana degli Albanesi (Palermo).
Illuminata, donna di fede greco-bizantina, ci fa da guida nella visita alla chiesa.  La serata si conclude in compagnia del maestro Pierpaolo Petta, direttore d’orchestra, che con la sua fisarmonica accompagna i ballerini che ci coinvolgono nelle danze popolari tipiche della comunità Arbereshe.

Erice
Passeggiando con la guida nel suggestivo centro storico di Erice, Rita  ci ha fatto gustare i dolci tipici siciliani, ma non in una qualsiasi pasticceria; ha scelto per noi il giardino interno della pasticceria Grammatico, una delle pasticcerie storiche della zona.

Palermo
A Palermo, per farci sentire pienamente accolti, Rita ci ha portati all’Antica Focaceria e il titolare, Fabio Conticello, ha cenato con noi.
L’Antica focacceria è un locale famoso in tutt’Italia per non aver ceduto alla richiesta di pizzo; i due fratelli Vincenzo e Conticello hanno aperto altri punti di ristoro nelle maggiori città d’Italia (Roma, Milano). Nato nel 1834, si affermo fin da subito come il primo locale pubblico dove poter consumare dei piatti tipicamente palermitani: lo sfincione, la focaccia schietta e la focaccia maritata. Negli anni, come oggi, ci si incontrano personalità famose nel campo della politica, dell'arte e della cultura. Il ristorante è recensito nella guida Osterie d'Italia di Slow Food, nella guida de Il Gambero Rosso e in tutte le principali guide turistiche.

Per la visita alle bellezze di Palermo siamo stati affidati a Salvo, una guida appassionata della Sicilia e della sua città (che non riesce a nascondere la sua nostalgia per la “primavera palermitana” di orlandiana memoria. Con Salvo abbiamo ammirato il Teatro Politeama e Teatro Massimo e palazzo dei Normanni (che ospita l’assemblea regionale) dove siamo rimasti estasiati alla vista dei mosaici che rivestono le pareti della Cappella Palatina. Tra palazzi e chiese abbiamo anche fatto una capatina sul lungo mare per una granita siciliana.
Qui, in Giardino Garibaldi, abbiamo potuto ammirare l’albero più vecchio della città: un ficus benjamina che ha più di 150 anni.
Nel Palermitano non potevamo non visitare Monreale, cittadina che domina la celebre Conca d’Oro coltivata a nespoli, limoni, arance e kiwi. Qui abbiamo ammirato il Duomo, considerato il “Tempio più bello del mondo”. Il grande complesso edilizio (che un tempo comprendeva anche l’abbazia, il palazzo arcivescovile e il palazzo reale) fu fatto costruire dal re Guglielmo II di Altavilla il quale voleva superare in maestosità e bellezza il duomo di Palermo.

Un viaggio stupendo…
Un viaggio stupendo. Aveva ragione Rita a promuoverlo come “viaggio alla scoperta di una Sicilia interiore”. Il viaggio è andato oltre le aspettative, perché è stato un viaggio “interiore”, all’interno di noi stessi. Il buon clima che si è creato fin da subito ha consentito uno scambio e un confronto molto naturale, per quanto non ci si conoscesse affatto, agevolato anche dal numero limitato di persone, (appena una decina).
Rita ci ha messi subito a nostro agio, parlandoci delle sue radici siciliane e del suo amore per la sua terra; il marito Giovanni, tra il serio e il faceto, ci ha raccontato della fatica ad accettare l’emergere di queste radici… Pian piano anche noi abbiamo cominciato a raccontare aneddoti ed episodi della nostra storia personale; nei sei giorni trascorsi insieme abbiamo riso e ci siamo commossi insieme. Insomma: è stato un vero viaggio dell’anima…

A Fossano (da venerdì 11 a domenica 13 aprile) si è svolta la “Grande Festa Tipica Siciliana” che, in piazza Castello, ha vissuto un ricco programma con la degustazione (e vendita) di prodotti tipici siciliani, un mercatino di prodotti tipici siciliani & artigianato, l’esposizione delle opere realizzate dall’artista siciliano Salvatore Pino (con dimostrazione di modellato in argilla e realizzazione di statue in loco) con laboratori per bambini, una mostra di antichi carretti siciliani interamente decorati e dipinti a mano con i temi della tradizione cavalleresca.

Nel pomeriggio della domenica, inoltre, è andato in scena uno spettacolo folkloristico siciliano a cura del gruppo “Sicilia nostra” (come ulteriore omaggio alla tradizione culturale siciliana) in un irresistibile tripudio di danze e canti tipici che ha animato, coinvolto e divertito il centro storico.

Non potevamo mancare noi di “Sicilia in Europa” (con il nostro presidente Salvatore Linguanti e l’infaticabile vice presidente Rita Bertolone in “prima linea”), presenti alla manifestazione in uno stand dedicato, che ha accolto con grande piacere (e in un rapporto di amicizia) tra i tanti soci, visitatori e amici anche il primo cittadino della “Città  degli Acaja”, il Sindaco Francesco Balocco.

ps

Sicilia in Europa ha organizzato (da venerdì 1 a martedì 6 maggio 2014) un viaggio alla scoperta di una Sicilia che pochi conoscono, quella che sta lontano dalle città d’arte e dalle spiagge assolate, una Sicilia interiore (quasi invisibile) che si manifesta nei paesaggi modellati dal lavoro, nella cultura rurale, nei sapori ma, soprattutto, nei volti della gente.

Di seguito il programma di viaggio:

Giovedì 1 maggio
Ritrovo al parcheggio del Casello di Fossano (autostrada A6) alle ore 9:30; da qui, in bus, trasferimento all’Aeroporto Sandro Pertini di Caselle (TO) per il volo Torino/Trapani (imbarco ore 12:40). Arrivo all’Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani (ore 14:20); a seguire, in bus, tour di Trapani e visita di Erice. Trasferimento a Palermo; cena presso la Focacceria San Francesco e giro notturno di Palermo in bus.

Venerdì 2 maggio
Colazione in albergo; visita guidata di Palermo (Palazzo dei Normanni, Cappella Palatina e Cattedrale); pranzo libero a Sferracavallo (menu di pesce); nel pomeriggio visita alla Cattedrale di Monreale; trasferimento in area SikanaCena.

Sabato 3 maggio
Colazione in hotel; visita guidata al paese e alla zona archeologica di Sant’Angelo Muxaro (Tomba del principe, Necropoli). Pranzo libero con possibilità di buffet a base di prodotti e pietanze tipiche; nel pomeriggio visita guidata all’Eremo di Santa Rosalia; cena tipica da “Lorenzo Reina” (pastore e scultore di fama internazionale).

Domenica 4 maggio
Colazione in hotel; visita al paese Palazzo Adriano; pranzo libero, trasferimento a Corleone con visita paese e cena in locale tipico.

Lunedì 5 maggio
Colazione in hotel; visita guidata alla Valle dei Templi e a Casa Pirandello; pranzo libero in riva al mare. Segue trasferimento a Realmonte con sosta alla Scala dei Turchi. Cena presso il locale tipico “I Filici”.

Martedì 6 maggio
Colazione in albergo; trasferimento in bus all’Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani per il volo Trapani - Levaldigi (imbarco ore 09:45); arrivo (ore 11:25) all’Aeroporto di Cuneo a Levaldigi (CN).

Per tutte le informazioni:
Rita Bertolone
+39 3358417086

Ernesto Maria Ponte ritorna in Piemonte, ospite dell’Associazione Sicilia in Europa, con una nuova produzione comica, dal titolo “Sex in the Sicily”.

Racconta una serie di episodi col medesimo argomento a fare da collante: il sesso. Definirlo con precisione è impossibile, perché è il principio e il fine di tutte le attività, non solo umane, ma addirittura di tutto quello che si definisce vita. Quasi tutti gli esseri viventi per riprodursi hanno bisogno di fare sesso. Ancora più difficile è pensare di scrivere uno spettacolo che abbia la presunzione di essere un compendio di questo argomento. Sul palco, quindi, succederà di tutto: da monache intente a spiegare il sesso ad una novizia; alle diverse versioni (femminile e maschile) sul lettino dello psicanalista, per giungere infine alla conoscerne la verità. Per un attimo, poi, sembrerà di essere diventati protagonisti di in una trasmissione di Quark, poiché la voce narrante è proprio la stessa del programma di Piero Angela, per conoscere le tecniche di accoppiamento degli animali. Questi alcuni dei grandi temi che saranno affrontati in questo spettacolo, tra suore scandalizzate, interminabili corse di spermatozoi, ricette afrodisiache di maestri di sesso tantra, ed esperti di sesso della terza età. Un episodio, in particolare, porrà poi il suo accento al sesso coniugale ed extraconiugale ed a tutte le situazioni grottesche che da esse possono generarsi.

L’attore, con la sua verve e ironia, sarà sul palcoscenico:
•    giovedi 27 marzo a Mondovì (CN) presso il Teatro Baretti (corso Statuto, 15);
•    venerdi 28 marzo a Torino presso il Teatro Cardinal Massaia (via Sospello, 32).

Firmata da Ernesto Maria Ponte e Salvo Rinaudo, in scena, insieme al comico palermitano, saranno presenti Giovanna Criscuolo, Claudio Casisa e Annandrea Vitrano.

Si consiglia ad un pubblico adulto; costo del biglietto di ingresso: € 15,00.

Informazioni:
Rita Betolone
+39 3358417086

Presso l’istituto alberghiero “Velso Mucci” di Bra (Cuneo) si è svolta l’assemblea dell’associazione “Sicilia in Europa” per il rinnovo del Direttivo. Dopo sette anni Alfonso Lupo ha ceduto il testimone a Salvatore Linguanti, personalità molto conosciuta e stimata della provincia “Granda”, ex preside di scuola superiore, socio molto attivo e autentico vulcano di idee.

Oltre a Lupo, fa parte di diritto del Direttivo, in quanto anche lei socia fondatrice del sodalizio, la vicepresidente Rita Bertolone. Il Consiglio è completato da Antonia Bassignana, cardiologia all’ospedale “Santissima Annunziata” di Savigliano, Fabrizio Ventura, titolare di un ristorante-relais a Guarene d’Alba, Laura Covato, dell’Università di Torino, e Paolo Silvestro, grafico a Cuneo.

L’associazione “Sicilia in Europa” è stata costituita a Fossano (Cuneo) il 13 dicembre 2006 su iniziativa di alcuni cittadini residenti in Piemonte di origine siciliana. Apolitica e senza scopi commerciali e/o di lucro, essa persegue lo scopo di promuovere il patrimonio storico culturale, turistico ed enogastronomico della Regione Sicilia e di tutte quelle realtà geografiche ove siano riscontrabili attività riconducibili alla cultura siciliana, attraverso l’organizzazione di eventi, convegni, giornate tematiche e attività di marketing, sul territorio nazionale ed europeo, anche in collaborazione con le rappresentanze, istituzionali e no, della Regione Sicilia presenti in Europa.

L’appuntamento della scorsa settimana a Bra è stato coronato da una cena di gala alla presenza dei soci e di numerosi ospiti, i quali hanno avuto modo di apprezzare le eccezionali qualità in cucina del ragusano venticinquenne Marco Failla, chef del resort “Villa San Bartolo” di Vittoria.

Malgrado la giovanissima età, Failla possiede un carisma degno di cuochi ben più avanti nella carriera: lo hanno confermato anche gli allievi dell’Istituto alberghiero braidese che l’hanno affiancato nella preparazione dei piatti, affascinati dalle sue capacità e dalla passione con la quale affronta la professione. Una professione abbracciata a 12 anni, alla quale ha dedicato e dedica tutto se stesso, meritandosi il caloroso applauso dei commensali al termine del convivio.

Si è perfezionato all’“Étoile” di Venezia, seguendone i corsi per un biennio e investendo in questo importante perfezionamento i risparmi accumulati lavorando, iniziando dai compiti più umili e compiendo un’autentica gavetta che egli ritiene sia stata fondamentale per confermargli la volontà di dedicarsi a questa autentica arte. Di certo il mondo della cucina italiana sentirà presto parlare, e molto, di questo chef emergente.

“Sicilia in Europa” sta ora lavorando alle due repliche dell’esilarante spettacolo di Ernesto Maria Ponte “Sex in the Sicily” che andranno in scena, promosse dall’associazione, a Mondovì, sempre in provincia di Cuneo, gioverdì 27 marzo, e a Torino venerdì 28 marzo.

c.s.
http://www.targatocn.it/2014/03/03/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/assemblea-dellassociazione-sicilia-in-europa-presso-listituto-alberghiero-velso-mucci.html

Giovedì 28 febbraio 201 l”Associzione Sicilia in Europa si ritrova a Bra, presso le sale dell’Istituto Alberghiero “Mucci” per l'"Assemblea ordinaria 2014", che in questa occasione vedrà anche le operazioni per il rinnovo delle cariche associative.

Abbinato a questo importante momento associativo è stata organizzata una cena (aperta ai soci dell’associazione, ai loro familiari e ai loro amici) curata dallo chef ragusano Marco Failla del Resort Villa San Bartolo, giovane e sapiente chef che ha affinato la sua riconosciuta arte culinaria presso l'Étoile di Venezia, e che in questa occasione proporrà piatti che, in omaggio alla tradizione, valorizzeranno i sapori e i profumi della nostra terra grazie a raffinatissime combinazioni.

Per tutte le informazioni:
Rita Bertolone
(+39 3358417086)

Già il salone d'ingresso dell'Istituto “Giolitti – Bellisario” suscitava sensazioni di ammirazione e di festa per la cortese sollecitudine degli alunni di ricevimento, insieme con la loro insegnante Luisella Rossi, e per la ricchezza dell'aperitivo-buffet, un variopinto ventaglio di antipasti, una tentazione continua: arancinette allo zafferano, panelline di ceci, finger con polpo al basilico su crema di ceci, velette di pane nero con paté di olive, tocchetti di pecorino primo sale con marmellata di cipolle rosse di Giarratana... ed ancora altre seducenti leccornie che subito ci introducevano nel cuore della Sicilia, ombelico del Mediterraneo, crogiuolo di sapori e profumi, di tradizioni e prodotti provenienti da diverse culture, da quella araba in particolare.

Poi nel salone-ristorante i numerosi commensali, un centinaio, assaporavano il vero spirito della convivialità, fra vini profumati e squisiti piatti, preparati con arte e passione, serviti con eleganza e professionalità dagli alunni dell'Istituto Alberghiero di Mondovì, sotto la guida dei loro insegnanti Giovanna Abellonio, Mario  Berutti, Guido Rovere, e degli chef  siciliani Giuseppe Caruso e Gaetano Piazza dell'Istituto Alberghiero “A. Damiani” di Marsala.

Le conversazioni allietavano la tavola, arricchivano i sentimenti di amicizia, si intrecciavano piacevoli con i discorsi ufficiali, tra i quali le parole  di soddisfazione, di gratitudine e di augurio  di Rita Bertolone, anima dell’Associazione “Sicilia in Europa”,  e di Salvatore Linguanti, preside emerito dell'Alberghiero di Mondovì.

I vini siciliani, generosamente donati dall'IRVOS di Palermo e dalla Fazio Wine di Erice, con il loro provocante potere contribuivano a creare un clima caldo e brioso, a scuoterci dal torpore della normalità, a liberare le nostre menti da ogni preoccupazione, a rendere leggera la serata introducendoci alle soglie del dionisiaco.

E' difficile assegnare la palma ad una sola portata: a quel delizioso sformato di ricotta ricco di ingredienti tipici e ben amalgamati o al risotto con salsiccia e pilé di agrumi oppure, dulcis in fundo, a quel triplice dessert, tradizionale e creativo nel medesimo tempo, culminante con il pistacchio di Bronte ed il cioccolato di Modica?
Ma è giusto passare sotto silenzio la pasta con sarde e il millefoglie di pesce spada e verdure all'antica maniera?  Riassaporiamo con la memoria quella sinfonia di sapori, profumi e colori.

Sono da segnalare in modo particolare l'impegno  e la maestria degli chef siciliani, che, dopo la loro opera già apprezzata nei giorni precedenti alla Fiera del Porro di Cervere, hanno saputo valorizzare gli studenti dell'Alberghiero di Mondovì, motivandoli a dare il meglio di sé: un bell'esempio di leadership nel regno del gusto.

Una  particolare nota di encomio va alla regista dell'evento, Rita Bertolone, la quale in questi anni ha maturato eccellenti doti organizzative e progettuali proponendoci incontri conviviali e culturali  di alto livello.

Usciamo dalla scuola contenti della festa, dell'incontro con gli amici, e con sentimenti di speranza nel cuore per gli studenti che vengono accompagnati ed incoraggiati in attività di tirocinio e in esercitazioni nel settore gastronomico, trainante per la nostra debole economia, per cui essi possono guardare al loro futuro con una certa fiducia sulle possibilità di un lavoro.
Infine, una lode a tutti insegnanti ed ai dirigenti che si impegnano per la ricerca gastronomica e per la formazione degli studenti; un augurio che continui la collaborazione Marsala-Mondovì, con il confronto delle nobili tradizioni culinarie siciliana e piemontese, con scambi in stage, altri progetti ed  esperienze di apprendimento teorico e pratico.
La formazione dei giovani è il vero investimento per il futuro del nostro Paese.

Benedetto Russo

Da sabato 9 fino a domenica 24 novembre Cervere, in provincia di Cuneo, ospita la Fiera del Porro, giunta alla sua XXXIV edizione: due settimane (e oltre…) di spettacoli, divertimenti, mercati, momenti gastronomici all'insegna del prodotto tipico che ha fatto la fortuna di Cervere.

Anche per questa edizione, il Comune, la Pro loco e il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Porro Cervere hanno fatto le cose in grande. Sarà infatti Edoardo Raspelli, il più famoso critico gastronomico italiano, il “testimonial” della Fiera che aprirà i battenti sabato 9 novembre, alle 17.

Come sempre vivranno i “gemellaggi gastronomici”, che anche in questa edizione avranno un ruolo di primo piano: si partirà mercoledì 13 novembre con la quarta edizione dell'incontro tra il pesce della Liguria e il Porro Cervere a cui seguirà, lunedì 18 novembre, il nuovo abbinamento con l'eccellenza dei prodotti tipici della città siciliana di Marsala.

Chiuderà venerdì 22 novembre il gemellaggio storico con i prodotti cuneesi, rappresentati per il terzo anno consecutivo da Faule, paese della bagna cauda, dalla nocciola di Cortemilia, dalla fragola di Peveragno e dalla castagna di Venasca.

In un’occasione come questa non poteva mancare la presenza di “Sicilia in Europa”, presente con un proprio stand e che ha condotto al meglio tutta l’operatività del gemellaggio con la città di Marsala, che vedrà il proprio “clou” in occasione della cena “da Marsala… a Mondovì” in programma martedì 19 novembre presso l’Istituto Alberghiero Giolitti – Bellisario – Paire di Mondovì.

Per informazioni su questo appuntamento chiamare i numeri 3358417086 (Rita) e 3332229434 (Doretta)

Domenica 22 settembre “Sicilia in Europa” ha portato il proprio “mondo” (associati, familiari e amici) a Venaria Reale (TO), per la vista alla “Reggia” (interni e giardini) accompagnata da un buon pranzo e vissuta con tanta cordialità, simpatia, amicizia e allegria.

E un piacere poter pubblicare le impressioni inviateci da chi ha partecipato a questa giornata associativa:

La gita ci è piaciuta molto sia per i luoghi visitati, sia per la buona organizzazione (pulmann - pranzo - guida), sia per la compagnia.
Credo che in un giorno non sarebbe stato possibile offrire di più.
Grazie per la bella giornata e a presto.
Pier

È stata una bellissima giornata passata con una piacevolissima compagnia in un posto fantastico. Il pranzo era ottimo. Tutto questo grazie alla passione e all'impegno che sapete mettere nelle  iniziative.
A presto.
Biagio e Enza

Dopo il periodo di pausa riprende l’attività associativa con una interessante gita alle porte di Torino per la visita alla Reggia di Venaria.

Come sempre una giornata dedicata all’amicizia, ma con uno sguardo particolare verso la storia e la cultura.

L’appuntamento è per domenica 22 settembre, alle ore 8:15 presso la piazzola del casello autostradale di Fossano (CN), dove è fissato il ritrovo. Da qui partenza, in autobus, con destinazione il comune di Venaria Reale (TO) sul cui territorio si erge imponente e affascinate la “Reggia Reale”, un complesso architettonico che è stato il primo antagonista della tanto decantata Versaille.

Qualche informazione: la “Reggia di Venaria Reale” (in piemontese ël Castel 'dla Venarìa) è una delle Residenze Sabaude parte del sito seriale UNESCO iscritto alla Lista del Patrimonio dell'Umanità dal 1997. Probabilmente la più grande per dimensioni. Fu costruita su progetto dell'architetto Amedeo di Castellamonte. A commissionarla fu il duca Carlo Emanuele II che intendeva farne la base per le battute di caccia nella brughiera collinare torinese. L'insieme dei corpi di fabbrica che costituiscono il complesso, enorme se si considera l'estensione (80.000 m² di piano calpestabile), include il parco ed il borgo storico di Venaria, costruiti in modo da formare una sorta di collare che rievoca direttamente la Santissima Annunziata, simbolo della casa sabauda.
Nella seconda metà del ’900 la “Reggia” si trovò in una situazione di importante degrado, fino a quando, nel 1978, venne ceduta alla Soprintendenza per i lavori di restauro iniziando così un progetto che ha riportato la “Reggia” ai fasti iniziali.
Il recupero della reggia di Venaria Reale è considerato uno dei più grandi cantieri di restauro europeo in quanto non si tratta solamente del restauro di un complesso architettonico, ma del recupero urbanistico di un intero territorio che comprende la città di Venaria, il suo centro storico, la sua viabilità, le infrastrutture, il Borgo Castello della Mandria con il suo parco, le circa 30 cascine e ville interne, il recupero di terreni abbandonati e ora riqualificati a giardini
.

Al mattino si svolgerà una visita guidata alla “Reggia”, mentre nel pomeriggio (dopo un gustoso pasto...) il programma prevede la visita guidata ai “Giardini Reali”.

Al termine la partenza verso Fossano che verrà raggiunta verso le ore 18:00.

Il costo della giornata è di euro 50,00 a partecipante, e include il viaggio in autobus (Fossano - Venaria Reale A/R), la visita guidata alla Reggia, il pranzo e la visita guidata ai Giardini Reali.

Per chi intendesse effettuare il viaggio con mezzi propri il costo è di euro 40,00 a partecipante.

La gita sarà effettuata al raggiungimenti di 30 partecipanti

Come sempre è un piacere, per l’Associazione, estendere l'invito anche agli amici che hanno piacere di condividere l'operatività e la filosofia “Sicilia in Europa”.

Le conferme di partecipazione devono arrivare entro giovedì 19 settembre 2013.

Informazioni e prenotazioni:
- tramite mail scrivendo a rita.bertolone(at)siciliaineuropa.info
- tramite sms ai numeri 3358417076 (Rita), 3332229434  (Doretta) o 3383287292 (Laura).

Gita fuori porta, quella organizzata dall’Associazione “Sicilia in Europa” per domenica 12 marzo, con destinazione Avigliana, località in provincia di Torino, che si affaccia sul lago omonimo a pochi chilometri dal capoluogo sabaudo.

Una giornata all’insegna dell’amicizia, con un occhio di riguardo anche alla storia e alla cultura, che inizia alle ore 8:30 presso la piazzola del casello autostradale di Fossano (CN), dove è fissato il ritrovo. Da qui partenza, in autobus, con destinazione “Sacra di San Michele” complesso architettonico collocato sul monte Pirchiriano, all'imbocco della Val di Susa, situato nel territorio del comune di Sant'Ambrogio di Torino.

La “Sacra” merita alcune informazioni. È il monumento simbolo della regione Piemonte, ed appartiene alla diocesi di Susa e, ristrutturato, è affidato alla cura dei padri Rosminiani.
Secondo alcuni storici nel luogo in cui sorge ora l’abbazia, esisteva già in epoca romana un presidio militare che controllava la strada verso le Gallie. Anche i Longobardi, successivamente, installarono un presidio che fungesse da baluardo contro le invasioni dei Franchi.
Le fasi iniziali della nascita della “Sacra di San Michele” sono incerte e avvolte in un'alternanza di storia e racconti leggendari. Lo storico più antico fu un monaco di nome Guglielmo, vissuto proprio in quel cenobio e che, intorno alla fine del XI secolo, scrisse il “Chronicon Coenobii Sancti Michaelis de Clusa”. In questo scritto, la data di fondazione della “Sacra” è indicata nel 966 , ma lo stesso monaco, in un altro passo della sua opera, afferma che la costruzione iniziò sotto il pontificato di papa Silvestro II (999 - 1003), in precedenza abate dell'abbazia di San Colombano di Bobbio.
La “Sacra di San Michele” ha goduto del privilegio di “abbatia nullius”, ovvero dell'esenzione dalla giurisdizione di un vescovo, per molti secoli, fino a quando questa esenzione fu soppressa nel 1803 durante il periodo napoleonico. Nel 1817 fu ristabilita, ma perdette il secolare privilegio e fu compresa nella diocesi di Susa.


Terminata la visita ci si sposterà nella vicina Avigliana dove, presso la struttura “Sweet home” (una villa diventata residenza di charme e disegnata da ampi spazi, molto luminosi, dove il calore regna assoluto, tinge arredi e accessori con colori avvolgenti e distribuisce legno, marmo e pietre nelle numerose stanze), si parteciperà ad un pranzo siciliano con una splendida vista sul lago omonimo.

Una passeggiata sul “lungo lago” e la visita al centro storico allieterà il pomeriggio che terminerà con la partenza verso Fossano per il rir Il ritorno verso Fossano è in programma alle ore 18:00 circa.

A tutti i soci (in regola con la quota associativa 2013) il pranzo sarà offerto, mentre sono a pagamento il trasporto in “autobus” (che sarà quantificato in base alle presenze) e la visita alla “Sacra”.

Per i non soci il costo è di € 30,00 (a cui aggiungere il trasporto in “autobus” e la visita alla “Sacra”). È interessante sapere che, per tutti gli interessati, ci si può associare a “Sicilia in Europa” prima dell’evento, e questo dà diritto alla gratuità del pranzo: il costo della quota associativa annuale è di € 25,00.

Come sempre è un piacere, per l’Associazione, estendere l'invito anche agli amici che hanno piacere di condividere l'operatività e la filosofia “Sicilia in Europa”.

Le conferme di partecipazione devono arrivare entro lunedì 6 maggio 2013.

Informazioni e prenotazioni:
- tramite sms ai numeri 3358417076 (Rita), 3332229434  (Doretta) o 3383287292 (Laura).

Venerdì 22 marzo serata speciale a Fossano (CN) dove il mondo "Sicilia in Europa" si ritroverà per l'appuntamento associativo, istituzionale, più importante del 2013: l’Assemblea annuale dei Soci.

Come nelle scorse occasioni, anche quest’anno il Consiglio Direttivo ha voluto presentare una ricca serata in grado di accontentare tutte le persone che parteciperanno, dai soci agli accompagnatori.

Il “gruppo di lavoro”, ben guidato da Rita Bertolone (vice presidente Sicilia in Europa), ha costruito un evento che prevede  l'Assemblea annuale dei Soci (ore 19:00) cui seguirà un “apericena” in attesa dello spettacolo teatrale “Al Buio” in compagnia di Ernesto Maria Ponte (inizio alle ore 21:00).

L’appuntamento, come segnalato, è a Fossano (CN), presso la “Sala Brut e Bun” del Foro Borio in piazza Dompè.

Per gli amici torinese, e fuori provincia, segnaliamo che lo stesso spettacolo sarà in scena a Torino il giorno successivo (sabato 23 marzo, sempre con inizio alle ore 21:00), presso il “Teatro Giulia di Barolo” in piazza Santa Giulia.

Per tutte le informazioni e per le prenotazioni agli spettacoli chiamare i numeri 3358417086 (Rita), 3332229434 (Doretta, nel pomeriggio) e 3383287292 (Laura, dopo le ore 17:00).

Di seguito, scaricabile, il programma/invito alla serata di Fossano (CN), e una presentazione dello spettacolo.


Presentazione spettacolo

Addio al telefonino, all’iPad, alla tv, agli elettrodomestici, eliminata anche la luce. Cosa accadrebbe se un uomo dei nostri tempi fosse improvvisamente privo di ogni tipo di confort tecnologico? “Al buio” il monologo di Ernesto Maria Ponte mette a nudo l’impotenza di un individuo schiavo della tecnologia e con lacerante sarcasmo passa in rassegna gli atteggiamenti e le abitudini di una società assuefatta al consumismo moderno.
Una situazione paradossale e angosciante che presto si trasforma in un travolgente delirio nevrotico fatto di piccole fissazioni, paure ansie e fobie e proprio per questo esilarante. Un testo scenico - ideato da Salvo Rinaudo ed Ernesto Maria Ponte e accompagnato in scena dalla chitarra di Tony Greco - pieno di ilarità, concepito per operare un’efficace radiografia alla nostra quotidianità fatta di incaute dipendenze da oggetti di dubbia utilità e spesso nocivi che provocano indistintamente nell’uomo un effetto soporifero

Elisa Chillura
www.balarm.it

Venerdì 1 marzo 2013, a Torino, è in programma il convivio associativo “Camilleri, Pirandello, Sciascia, da Agrigento nel mondo”, una serata che abbina cultura e gastronomia. Sarà nostro ospite, in questo primo appuntamento 2013, Enzo Motta (notaio in Savona e presidente del “Sodalizio Siculo Savonese L. Pirandello”) che ci illustrerà “come gli ultimi tre grandi scrittori agrigentini hanno avuto, e tutt’ora vivano, un grande successo internazionale, affondando le proprie radici letterarie nella propria terra d’origine”.

L’appuntamento è per le ore 19.45 presso i locali di “A’ Vucciria” (corso XI febbraio 7 a Torino) dove, al termine dell’incontro con Enzo Motta, avrà luogo una cena a base di specialità sicule.

Per gli amici cuneesi di “Sicilia in Europa” l’associazione mette a disposizione un autobus per un viaggio comodo e senza “stress da patente”: il ritrovo è per le ore 18.45 presso il casello autostradale di Fossano.

Il costo della serata è di € 30,00 a persona (comprensivo di incontro e cena), per chi ha piacere di usufruire del viaggio in autobus il costo suppletivo è di € 5,00 (sempre a persona).

La prenotazione alla serata è richiesta entro e non oltre martedì 26 febbraio 2013.

Per tutte le informazioni e per le prenotazioni rivolgersi a Rita Bertolone (3358417086) o a Laura Covato (3383287292, dopo le ore 17.00).

Il sole della Sicilia e il volto goloso del Piemonte uniti dalla cultura dell’accoglienza. La sapiente regia dell’associazione “Sicilia in Europa” ha fatto tesoro di buon gusto ed eleganza per organizzare l’iniziativa “Gioielli a confronto, Sicilia e Piemonte: vini e territorio”, un evento modulato su due giorni in Piemonte, immersi tra le stupende colline del Cuneese. Punto di partenza la location: il castello di Barolo, con una anteprima alla “Madernassa Resort” di Guarene, dove si è tenuta la conferenza sull’eccellenza degli oli siciliani. E dalle olive il giorno seguente si è passati all’uva. Cornice, appunto, il maniero di Barolo che ospita il museo del vino, il WiMu allestito da François Confino, fra i più apprezzati specialisti al mondo in allestimenti museali. La visita grazie alla professionalità e entusiasmo della guida si è dispiegata come la scoperta di un magico mondo scandito dal tempo, dalla pazienza, dalle mani dei vignaioli, dalla letteratura, dal cinema: un tuffo in un universo particolare avvolti si da cultura, ma cullati dall’eccellenza, incuriositi dalla storia. La tavola rotonda, moderata dalla giornalista Piera Genta, ha visto confrontarsi, sulle eccellenze degli oli e i blasonati vini piemontesi, il dietologo Giorgio Calabrese; Giovanni Giardina vice presidente nazionale Onav e funzionario Irvos; Giuseppe Zaffuto, ricercatore dell’Università di Palermo; Alberto Cirio assessore della Regione Piemonte; Giuseppe Rossetto vice Presidente Provincia di Cuneo e il produttore Gianni Gagliardo. Poi la metamorfosi, allietati dai Lorimest, gruppo folkloristico di Castelbuono (PA), affacciati sulla terrazza, accarezzati dal vento e vinti dai gusti siciliani. L’aperitivo ha riportato i 184 ospiti per le strade di Palermo e Catania, catturati dal pane (di Castelvetrano) con la milza, dai pomodorini secchi, da un regale polpo e dalle sarde in beccafico, dalle panelle, da ogni sorta di delizia. Proust aleggiava nell’aria, niente più del cibo riporta a casa, ai sapori della famiglia, alle radici di ognuno. Brillavano gli occhi di Giovanna, giovane medico palermitana, mentre chiosava le ricette di casa sua e quello di Silvia, effervescente avvocato, che univa al gusto la sapiente arte del discorrere. Poi la cena. Un qualcosa di straordinario ed elegante che ha appassionato i sensi ed ha accarezzato il cuore. A servirla con grazia e bei modi i ragazzi dell’istituto alberghiero di Mondovì (CN). In cucina gli chef palermitani Sandro Cicero del ristorante “Palazzaccio” di Castelbuono (PA) e Vincenzo Antista del ristorante “Baia del Capitano” di Cefalù e il piemontese Marco d’Andrea del ristorante “D’Andrea” di Barge (CN). Tutti i piatti erano squisiti e la tenzone tra Sicilia e Piemonte è stata assai vivace. Le ricette siciliane, prima su tutte una strepitosa pasta alla Norma, hanno superato quelle piemontesi, ma per quanto ha riguardato i formaggi il primato è stato «sabaudo», merito delle delizie offerte dal Consorzio Assopiemonte. E il Piemonte si è fatto onore anche con un altro gioiello che è la “salciccia di Bra” (offerta dal Consorzio di Bra). Par condicio per i vini, dal Barolo al Passito Malvasia delle Lipari – Fenech. Eccelsi, per non dire paradisiaci, i dolci siciliani. Non si è trattato però di una “sfida” ma di un moto d’orgoglio che grazie alla passione di Rita Bertolone ha portato due regioni unite dai sapori, e dalla cultura a dare il meglio di sé ad offrire i gioielli dall’”ars” ai fornelli, ad accendere l’amore per la tavola che ha illuminato le proprie radici. Che non si dimenticano mai, anzi brillano come stelle in un bicchiere di Barolo o in cucchiaio di cassata.

Selma Chiosso

Un nuovo prestigioso appuntamento per l’Associazione “Siciliaineuropa”: sabato 15 settembre 2012, presso il Castello Falletti (o Castello comunale, in piazza Falletti 1) in Barolo (CN), avrà luogo l’evento “Gioielli a confronto, Sicilia e Piemonte: vini e territori” durante il quale si vivranno momenti particolari quali la visita al WiMu (il Museo del Vino e sede dell’Enoteca Regionale del Barolo), la conferenza con la presenza del prof. Giorgio Calabrese) e una cena a “due mani”, in collaborazione tra chef siciliani e piemontesi, che delizierà i presenti con “eccellenze” tipiche delle due regioni.

Per i pochi che ancora non lo sapessero Barolo è il paese del vino nel senso strettissimo del termine, potendone respirare il profumo a ogni angolo di strada. E il “Barolo”, che è riconosciuto nel mondo come il “re dei vini”, fa di questo paese un "luogo sacro", cui gli adepti del culto pagano di Bacco rendeono omaggio con un "pellegrinaggio" periodico.

Il programma prevede, a partire dalle ore 16,30 (con partenze intervallate ogni 10 muniti) la visita al WiMu (Museo del Vino e sede dell’Enoteca Regionale del Barolo) in gruppi di 25 persone con guida (durata della visita 1 ora circa).

Alle ore ore 18,00 la conferenza “Gioielli a confronto, Sicilia e Piemonte: vini e territori”, con relatori delle due regioni quali il dott. Scarzello e il dott. Cartabellotta e con la partecipazione, quale ospite d’onore, del prof Giorgio Calabrese (dietologo di fama nazionale).

Al termine, ore 19.15, verrà servito l’aperitivo a cui seguirà la magnifica cena.

Il costo dell’evento è di € 50,00 (per i soci Sicilia in Europa) e di € 55,00 per i non soci: nel prezzo è compresa la visita al Wine Museum e all’Enoteca Regionale del Barolo.

In precedenza, nella serata di venerdì 14 settembre, con inizio alle ore 19.15 presso La Madernassa Resort in località Castelrotto a Guarene (CN), avrà luogo una conferenza dal titolo “L’eccellenza degli olii siciliani” a cui seguirà, verso le ore 20.00, aperitivo e cena. Per informazioni su questa serata e prenotazioni chiamare i numeri 0173611786 oppure 3351430810 (Fabrizio).

Note:
Per informazioni e prenotazioni per gli appuntamenti di Barolo contattare i numeri 3358417086 (Rita Bertolone) oppure 3332229434 (Doretta Del Fabbro).
La prenotazione si riterrà valida solo dopo aver effettuato pagamento (tramite bonifico bancario su IT 80 Z 07601 10200 001005833999 - codice IBAN) – specificando il nome, il cognome e il numero di partecipanti.

Per motivi organizzativi è obbligatoria la prenotazione, entro martedì 28 agosto p.v. con un sms ai numero 3358417086 e 3332229434.

Le iscrizioni sono già aperte. Per motivi di sicurezza la direzione del Castello Falletti di Barolo ha definito un numero massimo di partecipanti.

Luglio 2007. Sono a Milano e sto cercando un appartamento per i miei studi universitari. Chiamo il primo locatore: “Pronto, buongiorno. Antonio Scollo sono!” “Perfetto – avrà pensato il mio interlocutore – questo qui è un terrone.” Uno studente fuori sede siciliano si distingue subito – almeno da quelli del nord – perché mette il verbo sempre a fine frase. Questa è una delle prime cose che ho capito una volta arrivato nel “continente”. Tuttavia non ho mai pensato che il nord fosse un territorio ostile a noi studenti siciliani fuori sede, e non ne ho mai avuto la prova. È ovvio, un po’ di pregiudizio verso il sud ci può essere, ma soprattutto nelle grandi città e nelle università con molti studenti iscritti, l’essere siciliano non è un problema, anzi è quasi una risorsa. La diversità ti rende interessante, sia per le evidenti differenze di dialetto, sia perché in generale sei “inusuale”.

Sulla base di ciò che ho vissuto sulla mia pelle, mi sento di dire che essere uno studente fuori sede è una bellissima esperienza che invito a fare a quanti lo desiderano. Come ogni altra scelta, comporta costi e benefici. Prima ancora di quelli economici, i costi più pesanti da sopportare sono la lontananza dalla propria famiglia, dalla propria casa, dal proprio ragazzo/a e dagli amici più cari. Queste mancanze si fanno sentire soprattutto nei primi mesi, ma pian piano ci si fa il callo. Uno dei tanti benefici di una permanenza fuori sede è che noi studenti siamo più liberi di organizzare le nostre giornate: impariamo a gestire la casa, a pulirla e a tenerla in ordine (o almeno ci proviamo). L’ora di pranzo e di cena non sono mai fisse, ma oscillano tra il “quando mi è possibile” e il “quando ne ho voglia”.

Una grande città come Milano, poi, è sicuramente una svolta rispetto alle piccole realtà di cittadine come Rosolini. Milano è ricchissima di locali, di eventi culturali, è la capitale europea della moda: inutile dire quanto ci si possa divertire ogni sera. Apre la mente, stimola la fantasia e soddisfa le esigenze e i desideri più diversi. Tuttavia, è anche una città cara e il costo della vita è parecchio più elevato di quello del meridione: per farsi un’idea basta pensare a quanto sia raro trovare un posto letto in camera doppia a meno di € 350,00.

Riguardo alle opportunità di studio, personalmente non sono in grado di dire che le università siciliane sono peggiori di quelle italiane o viceversa. Ma è un dato di fatto che, in termini di numero, è ovvio che uno studente fuori dalla Sicilia ha più opportunità e più possibilità di scelta. Una cosa negativa che ho notato è che, in media, uno studente fuori sede del sud iscritto al primo anno di università ha una preparazione scolastica peggiore e meno solida di quella dei ragazzi del nord, e questo ci penalizza tanto nei primi mesi di studio. Riguardo alle opportunità di lavoro, l’esperienza a Milano mi ha fatto capire che il Nord offre davvero molto, basta costruirsi un curriculum valido e cercare attivamente le opportunità, senza perdersi d’animo.

Per ciò che mi riguarda, in questi miei cinque anni a Milano ho imparato davvero tante cose, tra cui cucinare, l’uso delle lavatrici e stirare (quando è strettamente necessario, s’intende!). Ho preso atto di quanto costi vivere al nord, di quanto siano pesanti da sostenere l’affitto, le tasse universitarie e le altre spese mensili. L’esperienza universitaria è anche questo: rendersi conto di quanti sacrifici fanno i nostri genitori per mantenerci fuori sede, di quanto dobbiamo essergli riconoscenti e di quanto non dobbiamo sprecare la preziosa occasione che ci danno di studiare bene per il nostro futuro. Ho anche imparato a dividere la casa con persone non familiari, a rispettare i loro confini e far rispettare i miei, a dialogare con loro per risolvere i problemi “casalinghi” e ad avere con ogni coinquilino uno scambio di idee costruttivo. Un grande dispiacere legato alla permanenza a Milano è che purtroppo si sono affievoliti i contatti con alcuni miei amici siciliani, per come siamo presi sia io sia loro dagli impegni giornalieri. Per fortuna ne ho anche incontrati di nuovi, dentro e fuori l’università, con i quali sono cresciuto, mi sono divertito ed ho condiviso l’esperienza universitaria lontano da casa.

Al momento vivo ancora a Milano per terminare gli studi, e non so se tornerò mai a Rosolini in modo stabile. Non nascondo che, pensando a Rosolini, la sua apatia e la sua incapacità di investire energie e risorse in una concreta innovazione ed ammodernamento mi portano a sentimenti opposti. Da un lato mi spingono a rimanere qui, al “nord”, dove ho la possibilità di realizzarmi anche professionalmente e di usufruire di servizi efficienti. D’altro canto penso che, se rimarrò qui a Milano, parte di quell’apatia e di quell’incapacità di innovare saranno un po’ anche colpa mia: un senso di responsabilità mi muove da dentro e mi suggerisce di fare tesoro delle conoscenze apprese al nord e di cercare di applicarle giù in Sicilia.

Come si può capire, è difficile prevedere cosa ne sarà di tanti studenti fuori sede come me. C’è da dire che è anche una questione di priorità: ci sono ragazzi che scelgono di tornare a casa e vivere di nuovo la propria famiglia e la propria terra, e ci sono quelli che invece mettono radici lontano, in Italia o anche all’estero. Io credo che nessuna di queste scelte sia da biasimare. Studiare fuori sede ti cambia la vita, può cambiare le tue idee sul futuro e a mio modesto parere ti permette di guardare alla tua carriera con uno sguardo più “internazionale” di quanto non facciano le università siciliane: sia per i colleghi universitari che possono venire da tutto il mondo, sia perché la tua università può stimolarti a fare esperienze in tutto il mondo.

In conclusione, studiare fuori sede costa, ma le emozioni e le possibilità che può regalare giustificano e superano questi costi. E’ un investimento importate che però non restituisce profitti certi. Spetta a noi studenti sfruttarlo al meglio: divertendoci, certo, ma senza mai perdere di vista l’obiettivo. Io sono davvero molto contento di come sia andata la mia esperienza fuori sede e la rifarei da capo immediatamente.

Che studiate in Sicilia, in Italia o nel mondo, un grande abbraccio a tutti voi, conterroni!

Antonio Scollo
da Rosolini (Siracusa)... a, per ora, Milano...

Un uomo si prepara per un appuntamento e in quell’attesa ripercorre tutta la sua vita: questo il tema dello spettacolo di Sergio Vespertino, “Via San Lorenzo", che l’associazione “Sicilia in Europa”, in collaborazione con O.N.A.V., EdilGiara e Pasticceria Pistacchio, presenta venerdì 29 giugno (inizio ore 21,00) a Grugliasco (TO) presso l’Auditorium “Ettore Majorana” in via Cantore 119. Il protagonista del nuovo lavoro di Vespertino si abbandona ai ricordi, si guarda indietro e scopre, con sorpresa e curiosità, i tanti percorsi che ha intrapreso, tracciato, modificato. Quell’assurdo percorso, così contorto, variegato, metodico, quasi senza senso, l’ha portato adesso lì, a quell’appuntamento.

«Nello spettacolo racconto la storia di un uomo che aspetta, proprio in via San Lorenzo, l'arrivo di lei. Durante questa attesa racconta la sua vita, i suoi amori - spiega Vespertino - ripensa anche alla sua infanzia, a sua madre, a quando col fratello percorreva quella strada per andare a scuola: qui non mancheranno aneddoti divertenti». Il Destino non ha costruito una strada dritta e semplice, o facile a tal punto da non fargli provare l’interesse e la voglia di viverla. Il Destino ha costruito infinite vie, intersecate tra loro, dove raccogliere quanti più umori possibili, da portare addosso, amare: «Lo spettacolo è uno spaccato di un uomo qualunque, che da un lato cerca di essere l'uomo di mondo, e che dall'altro è in fondo ancora un bambinone. C'è molto dell'universo maschile, ma non solo: ci si sofferma anche sul rapporto uomo-donna».

E così scherzando qua e là con il destino, il caso, il tempo, Sergio Vespertino, grazie anche alle musiche del fisarmonicista Pierpaolo Petta che lo accompagnerà nel racconto, regalerà momenti profondi, giocosi, commoventi: «Questo appuntamento il protagonista l'ha fortemente aspettato, controlla come si è vestito, ripensa a cosa ha mangiato, e ripensa a come ha conosciuto la ragazza, tutti gli avvenimenti che hanno portato a questo incontro». Continua l'attore: «Il titolo "Via San Lorenzo" non è riferito solamente alla strada della città di Palermo, ma anche al santo, che richiama le stelle, l'estate, una notte magica e perfetta, proprio quella che vorrebbe il protagonista».

Il biglietto d’ingresso ha un costo di euro 15,00 comprensivo di spettacolo e rinfresco finale. In questa occasione i vini sono offerti da O.N.A.V. – Sezione di Torino.

Tutte le informazioni chiamando Rita Bertolone (3358417086) oppure Laura Covato (dopo le ore 17 al numero 3383287292).

Per tutti gli interessati è scaricabile, di seguito, la locandina/invito alla serata.

Una serata densa di ricordi, l'altra sera... attraverso il suo libro "Sicilia, o cara un viaggio sentimentale" Giuseppe Culicchia ci ha fatto rifare quel viaggio verso la nostra Sicilia.

Quella che per lui era la terra delle favole, per molti di noi è la terra della nostra infanzia, della nostra giovinezza!

Nei suoi ricordi, abbiamo rivissuto i nostri, insieme abbiamo rifatto il viaggio con il treno del sole.

Abbiamo ripensato a come parenti e amici ci accolgono... in quel "Ma tu Peppe sei!” a quell'"intenso" pizzichio sulle guance, a quel "Mangia, sangu meu! Mangia" ai racconti conditi di "chistu e di chiddu" e ancora al calore di noi Siciliani, ai luoghi, ai sapori e ai profumi della nostra terra.

Grazie Giuseppe, perché di fronte al nostro smarrimento... di non sapere quale è oggi la nostra terra, tra la Sicilia e il Piemonte, ci hai detto che non occorre scegliere, ma possiamo sentirci arricchiti per averle entrambe!

Laura Covato
(una giovane siculo piemontese)

Sabato 12 maggio l’associazione “Sicilia in Europa” organizza una gita nel Monferrato con visita alle cantine “cattedrali” della casa vinicola “Contratto” in Canelli (AT), inventore dello spumante italiano. Seguirà trasferimento a Nizza Monferrato (AT) con partecipazione alla kermesse “Street Food”

Di seguito alcuni informazioni sugli appuntamenti della giornata.

Contratto fu fondata da Giuseppe Contratto nel 1867. La cantina è conosciuta come il più vecchio produttore di vini Spumanti in Italia. In effetti, il metodo classico 1919 Contratto Extra Brut fu il primo vino Spumante “millesimato ”mai prodotto nel paese.
La cantina ha una storia lunga e prestigiosa. Alla fine del ventesimo secolo, i suoi vini lasciavano Canelli per destinazioni in tutto il mondo (prevalentemente verso casati reali), e Contratto era il fornitore personale del Vaticano come anche della famiglia reale italiana. Riconoscimenti e medaglie da esposizioni e gare internazionali dell’epoca mettono in evidenza la ragione per la quale il nome di Contratto è stato per lungo tempo sinonimo di prestigio e qualità nel mondo dei vini frizzanti.
Le grandiose cantine storiche della Contratto rappresentano un vero tesoro per l'azienda e sono tra le più belle del loro genere. Queste enormi cantine sotterranee, che coprono più di 5000 metri quadri, sono state costruite nel cuore della collina che protegge la piccola città di Canelli, scavate nel tufo calcareo fino ad una profondità di 32 metri. Il progetto duro tre anni di lavoro manuale. Le cantine mantengono la temperatura costante e naturale di 13 gradi ed il tasso di umidità ideale costituiscono un ambiente perfetto per la fermentazione in bottiglia e la maturazione lenta dei vini ottenuti seguendo il metodo classico.

A Nizza Monferrato (At) Streetfood (iI cibo di strada) è una cultura che riporta in auge l'interno del mercato come lo abbiamo sempre conosciuto e vissuto. Come il miglior formaggio non può nascere in condizioni asettiche così il Cibo di Strada non può prescindere dalla strada e dal vissuto sociale in cui è nato. Così, pur riproponendo le vecchie tradizioni, recuperando cibi scomparsi o in via di estinzione si intende intende procedere per differenti percorsi ma tutti riferiti a comuni obbiettivi: un'alternativa sana e sostenibile alla globalizzazione, uno strumento di socializzazione, un mezzo per fare impresa e comunicare ai giovani in modo giovane.

Ospite d'eccezione Fabio Conticello dell’Antica Focacceria San Francesco di Palermo

Per tutte le informazioni e prenotazioni contattare il numero 3358417086 (Rita) e il numero 3332229434 (Doretta, nel pomeriggio).

Giovedì 3 maggio, appuntamento torinese di prestigio per l’Associazione “Sicilia in Europa”: in occasione della presentazione del libro “Sicilia, o cara - Viaggio Sentimentale” scritto da Giuseppe Culicchia, il giornalista Darwin Pastorin incontrerà l’autore in un incontro pubblico dal grande spessore umano, e pieno di sentimenti, conversando sui temi dell’immigrazione.

Giuseppe Culicchia è uno scrittore italiano, torinese, che dopo alcuni racconti giovanili è diventato conosciuto con il suo primo romanzo “Tutti giù per terra” (Premio Montblanc 1993 e Premio Grinzane Cavour Esordienti 1995), dal quale nel 1997 è stato tratto un film diretto da Davide Ferrario con Valerio Mastandrea.
Tra le sue altre opere "Il paese delle meraviglie" (romanzo ambientato nell'Italia del 1977, che ha affrontato il tema dei cosiddetti Anni di Piombo, visti attraverso gli occhi dei due protagonisti adolescenti Attila e Zazzi) e "Torino è casa mia", uscito nel 2005 nella collana Contromano di Laterza e diventato un long-seller.
I suoi libri sono stati pubblicati in Germania, Francia, Spagna, Catalogna, Olanda, Grecia, Russia, Romania, Repubblica Ceca, Corea del Sud. Dal 2007 al 2009 ha diretto il “Bookstock Village” della Fiera del Libro di Torino. Dal 1994 collabora con l'inserto "Tuttolibri" del quotidiano La Stampa, occupandosi solo di autori stranieri.

Darwin Pastorin, giornalista e scrittore, è figlio di emigranti veronesi in Brasile, dove nasce; mazzediese di adozione, ha lavorato due anni al Guerin Sportivo, per vent'anni a Tuttosport, è stato direttore della redazione sportiva di Tele+, successivamente di Stream TV e nel settore Sport di SKY Italia oltre a direttore di LA7.
Dal febbraio del 2009, ricopre il ruolo di direttore responsabile dell'emittente piemontese Quartarete con l'obiettivo di compiere un'operazione di restyling dell'intero canale, curando in modo particolare le trasmissioni di approfondimento.
Scrittore di successo ha vinto prestigiosi premi letterari quali “Premio Selezione Bancarella Sport”, “Premio Ussi”, “Premio Saint Vincent”.
 
L’incontro avrà luogo, con inizio alle ore 20.30, presso la “Pasticceria Pistacchio” di Torino, in corso Racconigi 18.

La partecipazione è gratuita e l’ingresso è libero: a tutti i presenti la “Pasticceria Pistacchio” offrirà una degustazione di specialità siciliane.

Per tutti gli interessati è scaricabile, di seguito, la locandina/invito alla serata.

Sabato 24 marzo 2012 l’Associazione “Sicilia in Europa”, subito dopo l’assemblea annuale, ha iniziato la stagione degli eventi con una bella serata a Mondovì, all’Albergo-Ristorante I Gelsi. Una bella occasione offerta ai soci e simpatizzanti per ritrovarsi, ridere a crepapelle e cenare a base di gustosissimi piatti piemontesi e deliziosi dolci siciliani, il tutto annaffiato da eccellenti vini, sia siciliani che piemontesi, scelti appositamente per la circostanza.

Durante l’Assemblea dei Soci, il nostro Presidente Alfonso Lupo, ha elencato e commentato gli eventi realizzati l’anno scorso e presentato quanto si vorrebbe attualizzare quest’anno. Tra i vari eventi in programma, da segnalare, il viaggio in Sicilia dall’8 al 13 maggio per visitare la splendida zona tra Siracusa, Noto e Ragusa, uno spettacolo teatrale con l’attore comico palermitano Sergio Vespertino, che abbiamo già avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare l’anno scorso a Torino, alcuni incontri culturali con personaggi interessanti come lo scrittore siciliano-torinese Giuseppe Culicchia e la dottoressa Stella Caminiti, ex-magistrato. Altre idee e proposte sono solo nell’aria, ma vi terremo informati sui relativi sviluppi. Durante l’incontro assembleare è stato presentato anche il nuovo sito dell’Associazione e si è parlato del giornalino che riceveremo via Internet. Il nuovo giornalino non solo ci terrà informati su quanto verrà organizzato per i soci ma permetterà a tutti quelli che avranno qualcosa da dire o comunicare di scriverlo e farne tutti partecipi..

Oltre al momento istituzionale, la serata è stata resa frizzante grazie allo spettacolo di Ernesto Maria Ponte, giovane talento del teatro comico siciliano, accompagnato dalla musica di Tony Greco. Con la sua performance “Parole parlate”, un susseguirsi di sketch esilaranti e aneddoti tratti dalle nevrosi quotidiane e con la sua straripante energia, la sua forza espressiva, la sua irresistibile mimica facciale, l’attore è riuscito ad intrattenere il pubblico in un mix di ritmo, schietta comicità, canto e sicilianità.

Un grazie di cuore da parte di tutto il pubblico, siciliano e non, per averci lasciati senza fiato, regalandoci quasi due ore di risate e averci trasmesso il calore della nostra terra e l’entusiasmo che ci contraddistingue come siciliani!

La serata si è conclusa molto tardi e il suo buon esito è testimoniato dal risultato anche di un buon affiatamento di tutti i partecipanti. Un grazie particolare va ad alcune aziende che ci hanno sponsorizzato offrendoci degli ottimi prodotti: grazie mille alla Pasticceria “Pistacchio” e in particolare al suo simpatico titolare, Paolo Quartuccio, per le sue delizie siciliane salate e dolci, a Quinto Chionetti, che già altre volte ci ha offerto il suo vino, per il buonissimo dolcetto “San Luigi” e all’Azienda Gianni Gagliardo, nella persona di Paolo Gagliardo che, ancor prima di conoscerci, ha accettato di farci dono di alcune cassette dell’ottima Favorita “Fallegro”, di cui non è rimasta ahimè una sola goccia!

La speranza ora è che ci sia presto un’altra ghiotta occasione per ritrovarci tutti insieme!

Sabato 24 marzo il mondo "Sicilia in Europa" si ritroverà in occasione dell'appuntamento associativo per eccellenza: l'Assemblea annuale dei Soci. Anche quest'anno, come nelle occasioni passate, il Consiglio Direttivo ha voluto abbinare a questo appuntamento altri momenti conviviali creando una "ricca" serata in grado di accontentare tutti coloro che parteciperanno, dai soci agli accompagnatori.

Rita Bertolone, vice presidente Sicilia in Europa, insieme al suo gruppo di lavoro è riuscita a costruire un evento unico che prevede, con inizio alle ore 18.30, l'Assemblea annuale dei Soci a cui seguirà, dopo un aperitivo, lo spettacolo teatrale comico in compagnia di Ernesto Maria Ponte. Alle ore 20.45 tutti a tavola per la cena di gala.

Per chi non lo sapesse Ernesto Maria Ponte è nato a Palermo (1968), e ha conseguito gli studi artistici presso il “Laboratorio di Esercitazione Sceniche di Roma” diretto da “Gigi” Proietti. Negli ultimi anni Ponte si è alternato tra momenti di teatro impegnato, teatro leggero e musical (avendo anche buone doti canore) che lo hanno visto protagonista delle scene siciliane ricevendo consensi positivi sia dal pubblico che dalla critica. Si è imposto, con esperienze televisive e cinematografiche, per i monologhi di cabaret che gli hanno consentito di riscuotere quel successo e quella popolarità, che lo portano ad essere tra i più apprezzati attori comici siciliani.

Giovedì 15 dicembre 2011 a Rivoli (TO), con inizio alle ore 16,00 presso l’Hotel Open 11 (in viale Papa Giovanni XXIII, 25) conferenza del dott. Luciano Lucani (presidente “Istituto Italiano Fernando Santi” e componente “Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentario della nascita di Giuseppe Garibaldi”) sul tema “GARIBALDI E LA COSTITUZIONE ITALIANA: DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ROMANA, LA FUGA DA ROMA, LA MORTE DI ANITA A RAVENNA. IL RIENTRO IN ITALIA, LO SBARCO DEI MILLE IN SICILIA: DA MARSALA AL VOLTURNO VERSO L’EUROPA UNITA E UN MONDO DI PACE”.

Alla conferenza sarà presente anche il dott. Nicola Cefalù, presidente Associazione Teatrale e Culturale “L’armonia” di Cefalù

Il 26 e il 27 novembre 2011 l’Associazione “Sicilia in Europa” presenta 'I Dialetti raccontano il Borgo Medievale' in collaborazione con  Borgo Medievale Torino.

Il programma delle giornate prevede:

Sabato 26 Novembre

Ore 15.30: Visita della Rocca in dialetto siciliano
Ore 17.00: Presentazione del volume Farine: tentazioni e suoni di Aurelio Scaccia

Ore 15 - 19:
Mostra fotografica: Lotte e lutti in Sicilia
Collettività di pittura: Vedute del paesaggio siciliano - Esposizioni di scacciapensieri - Esposizione di antichi ricami - Laboratorio di pasticceria siciliana

Domenica 27 Novembre

Ore 15.30: Spettacolo teatrale Camicie rosse
Ore 17.00: Presentazione del volume La cucina di Sicania di Salvatore Vullo

Ore 10 - 19:
Proseguono mostre e allestimenti, esposizione e vendita di prodotti enogastronomici del territorio siciliano, laboratori di pasticceria.

L'associazione Sicilia in Europa è lieta di annunciarvi la manifestazione per i 150 dell’Unità d’Italia in programma a Torino il prossimo 19 novembre 2011.

Domenica 19 e Lunedì 20 giugno 2011 un nuovo appuntamento dell’associazione Sicilia in Europa.

L'associazione Sicilia in Europa è lieta di invitarvi all'evento “Unità d’Italia - da Salemi al Piemonte” (che si svolgerà nell’ambientazione delle sale e del parco della Madernassa Resort, Fraz. Castelrotto, Guarene, CN) dove avremo il piacere di degustare prodotti tipici siciliani e guardare filmati e documentazioni relativi alle tradizioni del comune di Salemi, prima capitale d'Italia.

Programma della giornata

Ore 18.00: Mostra “Conoscenza del territorio di Salemi”
Ore 19.00: Conferenza “Salemi 14 maggio 1860: prima capitale d'Italia”
Ore 20.00: Cena “L'unità d'Italia a tavola: dalla cucina siciliana alla piemontese”

Costo della serata € 50.00
Costo della serata per i soci € 45.00

Per prenotazioni e/o informazioni telefonare a:
Rita 335 8417086
Laura 338 3287292

Cara amica, caro amico,
dopo il periodo festivo l’attività di Sicilia in Europa sta riprendendo e fra breve riceverai notizie su quanto “messo in cantiere".
Da qualche giorno abbiamo appreso la notizia che Sergio Vespertino, attore comico già stato nostro ospite a gennaio di due anni fa, recita a Torino (al Teatro della Caduta in Via Buniva 23) nelle serate del 4 e 5 febbraio.
Chi era presente ricorda sicuramente quanto è stato piacevole ascoltarlo e quante risate abbiamo fatto.
Quale occasione migliore per risentirlo? Per tale occasione abbiamo organizzato il pullman che parte dal casello di Fossano sia venerdi 4 che sabato 5 febbraio.

Se vuoi bene ad un amico porta anche lui – riderà tantissimo!!

Programma della serata:

ore 17,45: ritrovo al casello di Fossano
ore 18,00: partenza con pullman per Torino
ore 19,00: apericena a volontà presso il 'Cafè Accorsi Palace' sito in via Po 57
ore 20,30: partenza per il teatro

Costo della serata tutto compreso € 30,00
Costo della serata senza viaggio € 20,00

Si accettano prenotazioni fino ad esaurimento dei posti a noi riservati.

Per adesioni contattare:
Rita 3358417086 - Laura 3383287292

Dopo la brillante riuscita del primo viaggio organizzato nella 'terra del sole' l'associazione "Sicilia in Europa" non si è lasciata sfuggire l'occasione di pianificare un nuovo viaggio (
26 giugno - 3 luglio 2010) con itinerario attraverso cultura, paessaggio, storia e sapori siciliani.

Programma della gita
:
26-06-2010 Partenza da Torino arrivo e visita di Catania
27-06-2010 Visita di Etna e Taormina
28-06-2010 Visita di Siracusa e Ortigia
29-06-2010 Visita di Noto e Cave Ispica
30-06-2010 Visita di Vendicari, Marzamemi e Porto Palo
01-07-2010 Visita di Modifca e Scicli
02-07-2010 Visita di Ragusa/Ibla e Castello di Donnafugata
03-07-2010 Visita di Caltagirone/Piazza Armenina e rientro a Torino

Quote:
Soci € 850.00
Non soci € 900.00
Supplememento camera singola € 20.00
Acconto al momento dell'iscrizione € 350.00
Saldo sul pullman

Informazioni:
La quota comprende: trasferimento da Fossano per l'aeroporto "sandro Pertini" di Torino e ritorno con autobus riservato; volo Torino/Catania e ritorno con tasse aereoportuali incluse; bus a disposizione per l'intero tour; assicurazione per tutto il gruppo e per tutto il periodo.
La quota NON comprende gli ingressi museali, i pranzi e le guide turistiche locali.
Il viaggio si effettuerà solo al raggiungimento di 40 persone, in caso contratio verrà restituito l'intero acconto.

Iscrizione e prenotazioni entro il 20 marzo 2010
Per eventuali prenotazioni oltre il termine suddetto il prezzo è suscettibile di variazioni.

Per informazioni rivolgersi a:
Rita Bertolone 3358417086
Laura Covato 3383287292

Venerdì 23 aprile 2010 gli studenti dell’alberghiero di Mondovì si cimenteranno nella preparazione di dolci sulla base di ricette piemontesi e siciliane. La “sfida” si svolge nel laboratorio dell’istituto a partire dalle ore 9,15. A mezzogiorno e un quarto la consegna degli elaborati con degustazione. Seguirà la premiazione dei migliori dolci, a giudizio della giuria.
L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “Sicilia in Europa” in collaborazione con la “Consulta giovanile di Mondovì” e l’Istituto Alberghiero Giolitti che ha sede nella stessa città. “Il concorso - spiega la vice-presidente dell’associazione Sicilia in Europa Rita Bertolone - si prefigge di valorizzare e promuovere l’arte della pasticceria artigianale tra i giovani dell’istituto monregalese, offrendo loro un’occasione concreta per esprimere la propria creatività e fantasia dolciaria; intende inoltre favorire l’incontro tra scuola e mondo del lavoro, fornendo ai partecipanti del concorso la preziosa possibilità di effettuare uno stage presso un’azienda siciliana, la famosa pasticceria  dei fratelli Fiasconaro di Castelbuono. Infine, questione che all’associazione sta molto a cuore, l’iniziativa intende favorirne l’incontro tra la pasticceria piemontese e quella siciliana, nell’ottica di un reciproco arricchimento in termini di strumenti e metodologie di lavoro."
La giuria è composta dai fratelli Fiasconaro, un rappresentante della "Chiriotti editori" di Pinerolo, il dirigente scolastico dell'Istituto Alberghiero, due docenti specialistici, il presidente dell'associazione "Sicilia in Europa", il presidente della Consulta giovanile di Mondovì.

Il 1° gruppo classificato riceverà 500 euro dall’associazione e potrà partecipare a uno stage estivo gratuito presso il laboratorio di pasticceria dei Fratelli  Fiasconaro di Castelbuono; il 2° classificato riceverà 300 euro da parte della Consulta giovanile di Mondovì; il 3° classificato 200 euro dalla stessa Consulta.

Sabato 13 marzo 2010, è stata organizzata una gita a Milano con cena siciliana nella nuova sede edll'Antica Focacceria San Francesco. Luogo ideale per gustare la tipica cucina palermitana e condividere con Vincenzo Conticello la sua coraggiosa lotta all'illegalità.

Il programma della gita prevede:
ore 14.00: Ritrovo presso il parcheggio del casello di Fossano (A6 Torino-Savona)
ore 14.15: Partenza per Milano con arrivo previsto verso le ore 16.00
Tempo Libero
ore 19.15: Antica Focacceria San Francesco - Aperitivo, cena tipica palermitana e condivisione con Vincenco Conticello della sua coraggiosa lotta all'illegalità.

Il costo della cena è, per i soci, di € 32.00 e per i non soci di € 35.00 con quota a parte per il costo trasporto in pullman.

Per informazioni e prenotazioni (entro il 03 marzo) chiamare Laura Covato 3383287292 o Rita Bertolone (3358417086 - 3336173449).

Sabato 30 gennaio 2010 si è tenuta, presso il Ristorante “I Gelsi” di Mondovì (CN), l’Assemblea annuale dell’Associazione “Sicilia in Europa”.

In ossequio all’ordine del giorno l’Assemblea dei soci ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2009, il preventivo 2010 nonché le candidature a nuovi membri del Consiglio Direttivo di Campana Marilena, Covato Laura e Gallo Marita.

A seguito dell’espletamento degli adempimenti statutari da parte del Presidente Alfonso Lupo e del Segretario M.Rachele Tuttobene, ha preso parola la socia nonché neo-consigliera Laura Covato, la quale ha illustrato, con novizia di particolari e profonda partecipazione emotiva, il programma del viaggio annuale in Sicilia, proposto dallo stesso Direttivo per il prossimo mese di giugno 2010.

Il clou della serata si è raggiunto con lo spettacolo teatrale di Paride Benassai, uno degli esponenti più rappresentativi del teatro comico-popolare siciliano, nonché attore in prestigiosi film, quali “Il figlio della Luna”, “Il Commissario Montalbano” e “Il 7 e l’8” con i noti Ficarra e Picone(in quest’ultimo nei panni di Ernesto, il nuovo compagno della mamma di Tommaso Scavuzzo, interpretato da Salvatore Ficarra).

Merita di essere altresì ricordato il film della Rai “Brancaccio”, una storia di Padre Pio Puglisi, in cui, oltre che come attore, Benassai ha potuto cimentarsi anche come assistente alla regia.

Ed è proprio vero che Paride, come si legge dalla sua biografia, “è una miniera di emozioni forti e racconti di vita”, in grado di far divertire il pubblico, ma al tempo stesso di condurlo per mano in una intima riflessione interna.

Uno dei temi più significativi al centro dei suoi monologhi è il “tempo” attorno a cui l’attore incentra la sua attenzione, arrivando a chiedersi, in senso retorico e con toni latentemente sarcastici: “che male c’è a perdere tempo?” e palesando nel concitato finale: “Ogni volta che ho pensato di perdere tempo…in effetti l’ho sempre guadagnato”.

Attraverso una serie di aneddoti e battute capaci di strappare risate irrefrenabili e sorrisi pensierosi alla platea, Paride Benassai ha compiuto un lungo excursus sulle tradizioni, modi di essere e paradossi siciliani, colorando così la sala di una spiccata sicilianità fiera di sé stessa.

Immediatamente tangibile l’entusiasmo del pubblico, attento a percepire ogni sensazione e ricordo evocati dall’artista. Degna di particolare nota l’immagine dei soci siciliani che suggerivano ai propri parenti o amici piemontesi il significato di quelle parole pronunciate dal nostro ospite in un dialetto stretto, attivando inconsapevolmente sottese dinamiche di vero e proprio scambio culturale.

Presente all’evento, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, il dott. Rocco Pulitanò, per altro anch’egli socio dell’Associazione stessa.

La serata è stata infine coronata da una lauta ed elegante cena dal sapore tipicamente piemontese: ancora una volta, grazie alla costante operosità dell’Associazione “Sicilia in Europa”, Piemonte e Sicilia si sono incontrati scambiandosi una forte stretta di mano.

Maria Rachele Tuttobene

Sabato 30 gennaio 2010, si terrà l'ASSEMBLEA ANNUALE SOCI presso il ristorante "I Gelsi" in Località Beila - Mondovì in occasione di tale evento si terrà uno spettacolo teatrale comico  Paride Benassai.

La serata si svilupperà con il seguente programma:
ore 18.00: Accoglienza
ore 18.15: Aperitivo di benvenuto
ore 18.45: Assemblea annuale Soci
ore 20.00: Spettacolo teatrale comico di Paride Benassai
ore 21.15: Cena

Il costo della serata è, per i soci, di € 40.00  e per i non soci di € 45.00

La conferma di adesione deve pervenire entro il 22 gennaio chiamando i numeri
3358417086 - 3336173449 (Rita Bertolone) e 3338678335 (Rachele Tuttobene)
oppure via mail scrivendo a rita.bertolone@edilgiara.com

La serata si svolgerà presso il ristorante 'I Gelsi' in strada Provinciale Mondovì - Villanova, 11 - Località Beila - Mondovì (Cn)

Sta per arrivare la festa più magica dell'anno e l'Associazione "Sicilia in Europa", come di consuetudine, vuole fare gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti i soci e simpatizzanti.

Siete perciò tutti invitati a partecipare alla Cena di Natale che si terrà venerdì' 11 dicembre 2009, alle ore 20.00, presso il Ristorante "I Gelsi", Strada Provinciale Mondovì-Villanova, 11, Località Beila-Mondovì (CN).
La serata sarà allietata dal bravissimo gruppo "Kachupa banc folk" che ci farà ballare e divertire tutti insieme...
Le adesioni dovranno pervenire entro il 6 dicembre telelfonando ai numeri: 3358417086, 3336173449 oppure scrfivendo all'indirizzo mail rita.bertolone@alice.com

Siamo anche su facebook: cercate il gruppo “Sicilia in Europa-Piemonte

Nell'ambito della “Settimana del Gusto”, aspettando la XIII Fiera Regionale del Tartufo “Peccati di Gola”, l’Associazione “Sicilia in Europa” è lieta di invitarVi giovedi’ 29 ottobre 2009, presso il Ristorante Didattico dell’Istituto Alberghiero “G. Giolitti” di Mondovì, alla Cena di Gala “Sapori di terra mia”.

La serata si aprirà alle ore 19.30 con l’aperitivo di benvenuto, mentre alle ore 20.30 inizierà ad essere servita ai tavoli la cena, rigorosamente siciliana.

Un’occasione imperdibile per gustare un menu accuratamente selezionato, dai tipici e al tempo stesso originali sapori mediterranei, preparato da un giovane chef ragusano, Marco Failla, con il supporto degli allievi della Scuola Alberghiera stessa. A coronare la cena alcuni dolci caratteristici della tradizione pasticcera siciliana, realizzati, sempre con la collaborazione degli allievi medesimi, dalle abili mani di Marco Failla e di Antonio Mingoia, noto pasticcere di Mussomeli (CL).

L’evento sarà infine allietato dai “Lorimest”, gruppo castelbuonese di musica popolare, che, recuperando e riproponendo la tradizione musicale siciliana, cercherà di dare espressione e voce alle delizie gastronomiche servite.

Mercoledì 28 ottobre 2009, in occasione della “Settimana del Gusto”, presso l’Istituto Alberghiero “G.Giolitti” di Mondovì, una serie di appuntamenti:

Ore 9.30: Laboratorio Didattico sul tema “L’utilizzo della pasta di mandorle” riservato agli studenti della Scuola Alberghiera, ai quali Antonio Mingoia, noto Pasticcere di Mussomeli (CL), specializzato nella produzione artigianale dei biscotti di pasta di mandorle, insegnerà “on the job training” i segreti e le tecniche di preparazione dei dolci di pasta di mandorla.  

Ore 11.00: Conferenza Stampa sul tema “L’arte della pasticceria: la tradizione dolciaria monregalese a confronto con quella siciliana”, in occasione della quale verrà presentato il Concorso “I Giovani e l’Arte della Pasticceria”, indirizzato agli studenti della Scuola Alberghiera di Mondovì, ideato e proposto dalla Consulta Giovanile del Comune di Mondovì. Il concorso è sponsorizzato dall’Associazione “Sicilia in Europa” e dalla Consulta Giovani del Comune di Mondovì.
L'Associazione ha destinato un premio di € 500,00 ed uno stage estivo, gratuito, presso il laboratorio di pasticceria dei Fratelli Fiasconaro di Castelbuono (PA), al gruppo di studenti primo classificato, mentre la Consulta ha destinato i premi di € 300,00 al gruppo secondo classificato e di € 200,00 al terzo classificato (al concorso si partecipa in gruppi di tre allievi).

Alla Conferenza interverranno il Pasticcere Antonio Mingoia in rappresentanza della tradizione pasticcera siciliana, uno o più rappresentanti dell’antica pasticceria monregalese e la Casa Editrice Piemontese ChiriottiI di “Pasticceria Internazionale”. Porteranno i saluti Luciano D’Agostino (Assessore alle Politiche Giovanili), l’ing. Alfonso Lupo (Presidente dell’Associazione “Sicilia in Europa”) e il dott. Francesco Platania (Presidente della Consulta Giovani della Città di Mondovì). Il concorso “I Giovani e l’Arte della Pasticceria” sarà infine presentato dalla dott.ssa M.Rachele Tuttobene, componente del Direttivo della Consulta Giovani del Comune di Mondovì e Segretario dell’Associazione “Sicilia in Europa”.

Ore 16.00: Laboratorio Didattico sul tema “L’utilizzo della pasta di mandorle” condotto da  Antonio Mingoia ed aperto al pubblico con possibilità di degustazione.

Brillante riuscita per il primo viaggio organizzato dall'Associazione "Sicilia in Europa" dal 18 al 22 giugno nella "terra del sole", a cui ha partecipato un cospicuo gruppo di piemontesi e siciliani, tra cui il Presidente Alfonso Lupo, la Vicepresidente Rita Bertolone ed il Segretario Maria Rachele Tuttobene. Diversi sono stati gli ingredienti del successo: in primis l'accurata selezione delle località da visitare, per la maggior parte lontane dai tradizionali circuiti turistici pur essendo a pieno titolo punti strategici della cultura e della storia siciliana.

Dallo storico e amabile paese di Castelbuono, nel cuore delle Madonie, dove in particolare è stato ammirato l'austero Castello dei Ventimiglia, che al suo interno custodisce gelosamente la reliquia di Sant'Anna, all'Eremo di Santa Rosalia (Patrona di Palermo), sito a Santo Stefano Quisquina (Agrigento), sui Monti Sicani, in un fitto bosco di querce secolari. Altra meta inedita ed originale è stata la fattoria didattica di Lorenzo Reina, scultore che, per onorare la parola data al padre, ha scelto la vita semplice e allo stesso tempo rigida del pastore. La sua fattoria, incastonata tra le montagne di Santo Stefano e Cammarata, coniuga in perfetta simmbiosi il lavoro di pastore con quello di artista dalla mano decisa e attenta ai particolari, offrendo così preziosi insegnamenti di vita e salvaguardando la memoria del mondo contadino che ancora oggi ci nutre. L'incontro con il "Pastore delle Nuvole", così viene chiamato, ha permesso a tutti i partecipanti, oltre che di entrare in stretto contatto con la natura più incontaminata e primordiale, di provare l'incantevole sensazione di attraversare un passato che ancora vive nelle tradizioni tramandate e preservate.
E a proposito di tradizioni è stato possibile assistere alla dimostrazione della storica preparazione della ricotta dentro il "pagliaru" ed, inoltre, al gruppo di visitatori è stata offerta la tipica colazione contadina con salumi, formaggi, focacce, dolci tipici e la ricotta fresca ancora tiepida. La visita si è conclusa con un breve spettacolo nel teatro all'aperto, parente delle antiche cave greche, costruito sulla collina più alta dalla quale nei giorni di tramontanta si può scorgere il mare di Scaccia e la sagoma di Pantelleria, in uno scenario unico e suggestivo.

Particolarmente emozionante è stato l’ascolto in questa splendida cornice naturalistica delle note del fisarmonicista PierPaolo Petta che, dolcemente, si andavano ad amalgamare con il particolare paesaggio circostante in un connubio più che perfetto. Ed infine nel novero delle tappe più originarie ed insolite rientra anche la visita della casa natale del leggendario bandito Salvatore Giuliano nonché del suo Castello, fatto costruire dal nipote dello stesso brigante, Giuseppe Sciortino Giuliano, in memoria dello zio. Il “Castello di Giuliano”, che con le sue torri e i suoi merli in stile arabo-gotico sovrasta maestosamente il paese di Montelepre (PA), è oggi un albergo-ristorante molto caratteristico ed accogliente dove il gruppo di “Sicilia in Europa” ha potuto gustare un ottimo pranzo a base di piatti tipici locali.

Tuttavia non sono venute a meno anche alcune mete proprie dei più classici itinerari turistici, quali la pittoresca Cefalù, l’incantevole e storica Agrigento con la sua “Valle dei Templi” e con la casa di Luigi Pirandello, l’armoniosa Monreale, celebre per il suo Duomo e per l’annesso Chiostro benedettino in cui è possibile ammirare la secolare arte del mosaico, nonché la multietnica Palermo, ricca di chiese e palazzi barocchi e arabo-normanni, di monumenti significativi e bellezze naturali, quali parchi e “ville”, risalenti a periodi differenti, che insieme testimoniano le diverse culture che hanno segnato la storia della Sicilia.

In questi 5 giorni “nell’isola del sole” non è mancato anche il divertimento con il fisarmonicista PierPaolo Petta e con il gruppo castelbuonese dei “Lorimest”, i quali hanno allietato alcune serate con musiche e canti popolari della tradizione siciliana. Un’accoglienza particolare è stata poi riservata ai partecipanti del tour da parte delle Amministrazioni Comunali, in particolare da quella di Castelbuono (PA), nelle persone del Vicesindaco e Assessore al Bilancio Giuseppe Fiasconaro, dell’Assessore alla Cultura e Turismo Liborio Cucco e del Direttore del Museo Civico Adriana Scancarello nonché da quella di Porto Empedocle (AG), rappresentata dall’Assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo Edoardo Carmina.  In prosecuzione del solido legame instauratosi in questi anni di attività associativa tra la fertile Sicilia e il roccioso Piemonte, la cui importanza è stata sottolineata dal dott. Domenico Giannopolo, Sindaco di Caltavuturo nonché Rappresentante del Parco delle Madonie, significativo è stato l’incontro con un giovane futuro diacono della fondazione “Don Puglisi”, con cui l’Associazione realizza già da qualche anno uno scambio di esperienze tra i ragazzi del “Brancaccio”, malfamato quartiere di Palermo, e quelli del Piemonte. Sempre nell’ottica del consolidamento del rapporto tra le due regioni il sig. Parano Antonino e il dott. Russo Antonio, entrambi di Leonforte (EN), hanno palesato la loro viva intenzione di costituire sul territorio siciliano una sede regionale di “Sicilia in Europa”, fungendo rispettivamente da Presidente e Responsabile, previa ovvia autorizzazione da parte dell’Associazione stessa.

Grande soddisfazione per il team degli organizzatori che sono stati inoltre onorati di ricevere una speciale attenzione anche da parte del dott. Roberto Mistretta, scrittore e giornalista per il quotidiano “La Sicilia”, il quale ha colto in questo viaggio la realizzazione di alcune delle finalità associative, in particolare la valorizzazione del patrimonio storico, culturale, turistico ed enogastronomico della Regione Sicilia, ed è inoltre rimasto entusiasmato dal forte collante che si poteva percepire tra i piemontesi e i siciliani. In conclusione visto il grande successo di questa iniziativa, apprezzata da tutti i partecipanti per organizzazione e qualità del programma, ci auguriamo che la stessa sia solo la prima di una lunga serie.

Maria Rachele Tuttobene

Sabato 7 febbraio alcuni soci “Sicilia in Europa” (Rita Bertolone, Giuseppe Zaffuto, Angela e Giovanni Minutella) sono stati sulle montagne di S. Stefano di Quisquina (AG), ospiti di Lorenzo Reina “Il Pastore delle Nuvole”: ecco il resoconto dell’incontro.

Lo conoscevamo per contatti telefonici, attraverso il web e per via di una trasmissione di Geo&Geo a lui dedicata, sapevamo che la sua Fattoria Didattica “giù” in Sicilia era un punto di eccellenza, ma visitarla ha significato per noi molto di più.

Da quel “posto” abbiamo portato con noi un ricordo meraviglioso fatto di arte, di natura, di umanità, di colori e di sapori che non ricordavamo e che, forse, neppure conoscevamo.

Abbiamo espresso ammirazione per la sua opera di scultore, tuttavia consapevoli che il giudizio su di essa debba essere affidato a chi dispone di una cultura adeguata a poterne dare una visione critica.

Non ci poteva però sfuggire la magnificenza della sua più grande opera d’arte: il restauro di quel quadro che rappresenta un pezzo di montagna Sicana sospesa in uno spazio così indefinito da non riuscire a individuare quel confine labile tra il cielo e la terra.

Lorenzo ha ridisegnato ed esaltato la bellezza di quel territorio, ristabilendo il fascino del rapporto integrato tra l’uomo e la natura, così come suo padre gli aveva trasmesso.

La sua cultura e la sua arte rendono così fruibile l’incanto di quei luoghi a chiunque abbia la consapevolezza di coglierlo.

Aver lasciato condizioni più comode e più agevoli per tornare a misurarsi con la severità della montagna in forza di una promessa fatta al padre di per sé gli fa onore e noi che lo abbiamo conosciuto di persona sappiamo che Lorenzo non ha fatto nessun passo indietro nel suo percorso di vita, ma semmai ne ha fatti molti in avanti, verso la crescita e l’evoluzione del suo spirito.

Speriamo con tutto il cuore che i suoi figli si trovino un giorno nella volontà e nelle condizioni di poter rinnovare la stessa promessa a lui.

Sappiamo che tutto ciò ha il sapore di una favola, ma abbiamo bisogno di credere che si possa avverare.

A noi che ora ci fregiamo di essere suoi amici il grato compito di divulgare quanto abbiamo ammirato per far conoscere ciò che “Il Pastore delle Nuvole” sa e ciò che egli è.


Rita Bertolone

Sabato 31 gennaio 2009 l’Associazione “Sicilia in Europa”, in occasione dell’Assemblea annuale dei soci, ha regalato ai propri iscritti e non una serata all’insegna della comicità, dell’amicizia e della buona cucina.

Teatro dell’evento l’elegante Ristorante “Porta del Salice” di Fossano (CN) che ha accolto gli invitati con un aperitivo di benvenuto; ad onorare l’Associazione con la sua presenza l’onorevole Massimo Romagnoli, socio della stessa, nativo di Capo d’Orlando (ME), che ha rivolto un significativo saluto ai partecipanti e si è complimentato per le attività svolte.

A questa prima fase di accoglienza è seguito il momento assembleare durante il quale il Presidente Alfonso Lupo ha relazionato sulle attività svolte dall’Associazione nell’anno appena trascorso.
Dopo la relazione del Presidente, commentata con generale apprezzamento, l’Assemblea ha provveduto agli altri adempimenti previsti dallo Statuto ed in particolare all'approvazione, sempre all'unanimità, dei bilanci consuntivo 2008 e preventivo 2009 e alla conferma delle quote associative per l'anno in corso 2009.

Terminato l’espletamento delle formalità legali e statutarie il Segretario Maria Rachele Tuttobene e il Consigliere Antonio Schicchi hanno presentato ai presenti, tramite una serie di diapositive, il programma del viaggio in Sicilia organizzato dalla stessa Associazione dal 18 al 22 giugno 2009.

Conclusa la presentazione si sono immediatamente accesi i riflettori sull’attore comico palermitano Sergio Vespertino che, ospite d’eccezione della serata, ha allietato ed entusiasmato gli intervenuti con un divertentissimo monologo di circa un’ora e mezza, intitolato “Fiato di madre…e voglio dire!”.

Lo spettacolo “Fiato di madre”, ambientato nella Sicilia di trenta-quarant’anni fa, si è caratterizzato come una sorta di caricatura ironica delle madri di quel tempo e del loro rapporto con i figli.

L’attore palermitano, accompagnato dal fisarmonicista Pierpaolo Petta che ne ha interpretato con la musica ogni sua espressione e/o mimica, ha raccontato alcuni episodi della vita dei giovani siciliani che li hanno visti protagonisti delle attenzioni, delle apprensioni e delle cure, a volte “ossessive”, delle proprie madri che utilizzavano in tali circostanze frasi tipiche e famose.

L’artista siciliano ha poi dedicato una breve parte del monologo a descrivere la frenesia e i ritmi incalzanti che caratterizzano la realtà odierna, tanto da non ascoltarci più l’uno con l’altro, neppure con noi stessi. Ed in questo spazio dedicato ai tempi moderni la poetessa Stella Carlino, presente all’evento, è stata invitata sul palco a leggere alcuni frammenti del suo libro “Il Poeta”: "Al mattino mi vesto: indosso cappotto, cappello e gilet, poi prendo il carretto, trascino parole, pensieri, aurore…..ho sempre sognato di fare di me un venditore ambulante: venite signori, vi vendo emozioni, parole infilzate da frecce dorate! Io vendo passioni, menzogne, dolori, stasera si sogna, vi dono infinito il mio canto d'amore" […]

L’opera, coacervo di forti passioni e immagini nuove e conflittuali, costituisce un viaggio nei meandri della propria interiorità, in bilico tra l’antico e il moderno, come le parole dello stesso Vespertino che, in un felice cocktail tra teatro e cabaret, e attraverso riflessioni drammatiche addolcite dalla spiritosa goffagine dei suoi personaggi, ha saputo contrapporre il presente al passato.

Nelle ultime battute dello spettacolo Sergio Vespertino ha nuovamente rivolto la lente di ingrandimento sulla figura della mamma siciliana ed è con questa immagine che tutti i presenti, asciugandosi frettolosamente con il palmo della mano gli occhi ancora lacrimanti per le risate “a crepapelle”, si sono accomodati ai tavoli per la cena.

I tipici sapori piemontesi dei raffinati piatti serviti hanno contribuito a creare quel perfetto equilibrio di stati d’animo ed emozioni che è stato complice di nuove amicizie e dell’intensificarsi di “vecchie” conoscenze. Un momento di musica finale, regalato dal bravissimo fisarmonicista, ha permesso ai commensali di effettuare qualche giro di danza per chiudere la serata in allegria.

A testimonianza della genuina amicizia e socievolezza che caratterizza l’Associazione un gruppo di soci, tra cui l’onorevole Massimo Romagnoli, il Vice Presidente Rita Bertolone, il Segretario Rachele Tuttobene e, immancabili, l’attore Vespertino e il fisarmonicista Pierpaolo Petta, abbandonati i  rispettivi ruoli, hanno infine concluso la serata nel locale “Cantine Bonaparte” di Mondovì (CN) come vecchi amici dalle comuni radici che si ritrovano a brindare attorno al tavolo di una vineria.

Maria Rachele Tuttobene

La città di Torino ha ospitato nei padiglioni di Lingotto Fiere, dal 23 al 27 ottobre, il “Salone Internazionale del Gusto”, manifestazione biennale organizzata da Slow Food, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Torino, che rappresenta oggi uno dei maggiori eventi nel settore enogastronomico a livello internazionale.

E a questa mostra di sapori provenienti da tutto il mondo non poteva di certo mancare la Sicilia, terra di sole, colori e profumi che da sempre vanta una cultura enogastronomica di eccellenza.

Quella siciliana è una cucina “povera ma ricca” in quanto utilizza ingredienti semplici ed economici, ma la fantasia e l’originalità nell’insaporire e nel presentare i piatti la rendono addirittura sfarzosa. Inoltre le condizioni climatiche e l’ubicazione geografica rendono la Sicilia l’isola del vino: il Marsala, il Moscato di Noto e di Siracusa, il Passito di Pantelleria, lo Zibibbo sono solo alcuni dei vini pregiati che confermano la secolare vocazione viti-vinicoltura della regione, vocazione che affonda le proprie radici già in epoca greca.

Tra le diverse Province siciliane protagoniste di questa prestigiosa kermesse dedicata alla gastronomia era presente anche la Provincia di Palermo, in particolare l’Ente “Parco delle Madonie”, rappresentato dal vicedirettore dott. Giuseppe Bonomo e da Mario Cicero, membro del Comitato Esecutivo nonché sindaco del Comune di Castelbuono.

La presenza del Parco delle Madonie al Salone del Gusto – dice Mario Cicero – è il maggiore riconoscimento per un territorio che ha puntato molto sulla qualità ambientale-culturale e sulla valorizzazione del patrimonio umano, inteso come capacità di salvaguardare le proprie tradizioni e nel contempo di confrontarsi con il mondo intero. L’obiettivo è quello di contaminarsi in una crescita culturale, economica e sociale che vede la Sicilia al fulcro degli scenari internazionali per uno sviluppo ecosostenibile”.

Negli stand del Parco è stato possibile degustare i prodotti di eccellenza tipici delle Madonie: formaggi ed altri prodotti caseari, vino e olio, liquori, conserve, miele, biscotti di mandorla, i cannoli di Piana degli Albanesi, buccellati, lo sfoglio di Polizzi Generosa, la frutta martorana e il famoso cioccolato di Modica.

Ad arricchire ed impreziosire la vetrina della produzione madonita le specialità della migliore tradizione pasticcera: il Mannetto (panettone alla manna), il panettone al radicchio rosso ed il torrone alla manna della nota ditta “F.lli Fiasconaro” di Castelbuono, accompagnati dal liquore al ficodindia, dal mandarinetto e dal limoncello, liquori da dessert prodotti dalla stessa azienda.

L’attenzione dei visitatori e degli assaggiatori è stata, infine, catturata da un panettone gigante sbarcato al “Salone del Gusto” direttamente dalla pasticceria Fiasconaro.

L’enorme panettone da vero protagonista ha posato davanti alle telecamere della nota trasmissione Rai “Festa Italiana”; particolarmente entusiasmante è stato il momento in cui Nicola Fiasconaro, artefice di questa creazione dolciaria, la tagliato il panettone che per la gioia del palato è stato distribuito in fette dimensione “extra large” a tutti i presenti.

Infine ad allietare i visitatori tra una degustazione e l’altra, in questo piccolo ma variegato regno dei sapori e dei profumi della terra del sole, le canzoni popolari dei gruppi “Lorimest” di Castelbuono e “Scilla e Cariddi” di Polizzi.

Anche in questa occasione la Sicilia ha saputo conquistarsi le simpatie dei presenti, anzi in questo caso ha saputo deliziarne i palati, compresi quelli più delicati e raffinati.

Maria Rachele Tuttobene

L’Associazione “Sicilia in Europa”, nelle persone della Vicepresidente Rita Bertolone e del Segretario Maria Rachele Tuttobene, è stata ospite del Comune di Castelbuono, nell’ incantevole cornice della Madonie, in occasione dei consueti festeggiamenti di Sant’Anna che ogni anno, come da tradizione, si tengono dal 25 al 27 luglio.

Ed è con orgoglio e gioia che l’Associazione ha potuto vivere in prima fila le emozioni e gli stati d’ animo di una festa religiosa che cela in sé un significato profondo per tutti i castelbuonesi e che  affonda le sue radici nel lontano quattrocento quando il conte Giovanni Ventimiglia, innamoratosi della terra di Castelbuono, decise di trasferirvi la corte marchionale e insieme ad essa, per donare ancora più prestigio all’antico borgo, il Sacro Teschio di Sant’Anna che era stato donato ad un suo avo dal Duca di Lorena in Francia.

Il 25 luglio 1603 la Reliquia fu trafugata ad opera di fra Giovanni da Tusa e venne ritrovata solo 12 anni dopo a Palermo dove nel frattempo realizzò diversi miracoli. Successivamente nel 1615 Giovanni III Ventimiglia, trionfante, riportò il Sacro Teschio a Castelbuono e Sant’Anna venne proclamata Patrona del paese per volontà popolare: da allora è usanza festeggiare ogni anno la Protettrice.

E anche quest’anno il sipario dei festeggiamenti si è aperto nella mattinata del 25 luglio con la sfilata del gruppo degli sbandieratori di Caccamo e il giro della Banda Musicale “G.Verdi” di Castelbuono per le vie principali del paese, nonché con lo sparo dei mortaretti.

Tuttavia, l’appuntamento più intenso e suggestivo di questa prima giornata di festeggiamenti è stata la cerimonia della consegna delle chiavi che si è tenuta nel pomeriggio, durante la quale il Sindaco Mario Cicero, preceduto dal Corteo Storico dei Ventimiglia, ha consegnato all’Arciprete del paese le chiavi della cripta che custodisce il Sacro Teschio di Sant’Anna.

Il Corteo Storico, composto da numerosi personaggi in costumi medioevali, ha sfilato per le il centro storico del paese; particolarmente emozionante e rievocativo il momento della partenza in cui le varie figure medioevali sono uscite dal portone centrale del castello dei Ventimiglia, scendendo per l’imponente scalinata.

Castelbuono diventa così teatro di una favola medioevale: lancieri a cavallo, dame e cavalieri, marchesi e conti, e infine loro, i regali principe e principessa dei Ventimiglia, quest’anno impersonati da Gian Filippo Failla, finalista dell’ottava edizione del Grande Fratello, e Maria Rachele Tuttobene, Segretario dell’Associazione “Sicilia in Europa”.

Terminata la sfilata storica il borgo si sveste degli abiti del passato e ritorna ad indossare quelli del presente con la presentazione alle ore 21,30, in Piazza Margherita, degli atleti partecipanti all’83ª edizione del Giro Podistico Internazionale di Castelbuono, la corsa su strada più antica d’Europa.

Nell’occasione è stato consegnato il Premio Giornalistico “Ypsigro”, riconoscimento voluto dal Gruppo Atletico Polisportivo, ai giornalisti sportivi della carta stampata e della radio televisione; tale premio, quest’anno, è stato consegnato a Doriana Laraia di “Rai Uno”, Paolo Marabini de “La Gazzetta dello Sport”, Umberto Teghini di “Antenna Sicilia” e Rosario Mazzola del “Giornale di Sicilia”.

Un riconoscimento speciale è stato poi assegnato a Vincenzo Massimo Costa, presidente del Coni Regionale, per essersi sempre impegnato nello sviluppo dell’atletica isolana e del Giro in particolare.

La gara podistica si è disputata sabato 26 luglio alle ore 19,00 nel circuito cittadino di Km 1,420, da ripetere dieci volte, condotta da Barbara Pedrotti e dallo speaker sportivo ufficiale, visibile in diretta su “Rai Sport satellite” e in differita su “Rai Tre” Nazionale il 29 luglio durante il pomeriggio sportivo.

L’83ª edizione del Giro Podistico Internazionale di Castelbuono è stata vinta dall’etiope Ibrahim Jeilan in 34’43”.

La manifestazione è culminata nella giornata di domenica 27 luglio con la solenne processione nel corso della quale il Sacro Teschio di Sant’Anna è stato portato in giro per le vie principali del paese regalando, a tutti coloro che vi hanno partecipato, sensazioni forti e profonde.

Vedere la processione di Sant’Anna è come vedere un lungo serpente umano composto dalle congregazioni, dalle autorità e dagli ospiti dell’Amministrazione, e infine da decine di persone che, forti nello spirito, camminano a piedi nudi sulle strade ciottolate del paese per chiedere una grazia alla Santa; e tutti, senza nessuna eccezione, tengono in mano una candela la cui fiamma gialla simboleggia la luce della propria fede religiosa.

Suggestivo il rientro della processione, accolta dai giochi pirotecnici e dallo sparo dei mortaretti, nonché il momento in cui il Sacro Teschio di Sant’Anna viene mostrato dalla finestra del Castello dei Ventimiglia a tutti i castelbuonesi e non, presenti nel piazzale del Castello.

Il gran finale di questi tre giorni di festeggiamenti non poteva che essere costituito dai fuochi d’artificio che, con il loro fragore e le figure variopinte, hanno segnato il termine della Festa di Sant’Anna 2008.

L’Associazione “Sicilia in Europa” ringrazia tutti i castelbuonesi, l’Amministrazione e in particolare il Sindaco di Castelbuono Mario Cicero e il Direttore del Museo Civico Adriana Scancarello per l’ospitalità ricevuta e per la possibilità che le è stata concessa di vivere in prima persona una festa religiosa, storica e culturale di così grande spessore emotivo.

Maria Rachele Tuttobene

Una giornata altrettanto importante per l’Associazione “Sicilia in Europa” è stata quella di venerdì 27 giugno in cui è stata organizzata dalla stessa, a partire dalle ore 20.00, presso il Salone “Brut e Bun” del Piazzale Foro Boario di Fossano, una cena di gala a base di piatti tipici della tradizione culinaria siciliana, cucinata da chef venuti appositamente dall’isola: Giuseppe Carollo (Ristorante Nangalarunni – Castelbuono), Salvatore Baggesi (Ristorante Romitaggio – Castelbuono) e Giuseppe Migliazzo (Ristorante Palazzaccio – Castelbuono), affiancati per la parte più dolce della cena dal pasticciere Vincenzo Antista (F.lli Fiasconaro – Castelbuono).

Il “banchetto” si è aperto con degli antipasti dai sapori decisi e suadenti, seguiti da primi piatti alquanto elaborati ed originali e da un secondo che in fatto di originalità non aveva nulla da invidiare alle altre specialità presenti, unito a diversi contorni tra cui la folkloristica “insalata vastasa” nata dallo sposalizio di diversi ingredienti dal sapore fortissimo e dall’aroma potente. A regalare nuove emozioni al palato dei commensali non potevano mancare i dolci, anch’essi piuttosto ricercati e dal gusto sofisticato e per finire un bouquet di frutta fresca di Sicilia; il tutto raffinatamente impreziosito da vini pregiati delle migliori cantine sicule, tra cui il famoso Moscato di Noto. Ospite della serata, oltre al gruppo “Lorimest” di Castelbuono che ha allietato il simposio con il suo repertorio di canzoni popolari e brani musicali siciliani, il socio onorario dell’Associazione onorevole Enrico Costa, il quale vanta in parte origini isolane. Durante la cena i convitati hanno poi ricevuto la visita in costumi storici del Borgo Romanisio, uno dei sette Borghi cittadini che hanno preso parte al Palio e nella serata di sabato 28 giugno all’attesa Giostra dell’Oca, la gara di cavalieri e arcieri, in occasione della quale la delegazione dell’Ente Parco delle Madonie è stata presentata come ospite d’onore. Sbandieratori, dame, cavalieri e arcieri rinati dal lontano passato, mercatini medioevali, fuochi d’artificio, intrattenimenti musicali sono stati gli ingredienti del Palio 2008, ma la presenza della delegazione siciliana, con le esibizioni musicali dei “Lorimest”, lo stand di prodotti tipici allestito nella via principale della cittadina e la cena profumata di Madonie, ha contribuito a riscaldare l’atmosfera di festa e di amicizia che in questi tre giorni di fine giugno ha fatto da padrona. Ora che il sipario si è chiuso possiamo dire che la Sicilia, e in particolare l’ Ente Parco delle Madonie, è rimasta nel cuore dei piemontesi così come la Provincia di Cuneo e di Torino sono rimaste in quello dei madoniti. L’auspicio è quindi quello che presto Piemonte e Sicilia si rincontrino per conoscersi ancora meglio e rafforzare questa simpatia reciproca che più volte ha dato frutti preziosi.

Maria Rachele Tuttobene

Il sindaco di Castelbuono ha incontrato “i madoniti” residenti a Torino e dintorni e nell'occasione "Sicilia in Europa" si è presentata loro.

L’Associazione Sicilia in Europa si è ritagliata un ruolo da prima donna anche in occasione del consueto e tradizionale Palio dei Borghi di Fossano (CN), rievocazione teatrale del passaggio nella città, nel lontano 1585, di Carlo Emanuele I e della sua sposa, Caterina d’Austria, l’Infanta di Spagna.

L’associazione siciliana ha infatti saputo coniugare con un evento di così grande spessore culturale e turistico un nuovo incontro tra il ricco Piemonte e la fertile Sicilia: una delegazione di una ventina di siciliani, provenienti da diversi comuni dell’Ente Parco delle Madonie, guidata da Mario Cicero, sindaco di Castelbuono (PA), è stata ospite del Comune di Fossano (CN) e dell’Associazione stessa dal 26 al 29 giugno, con il fondamentale contributo della Cassa di Risparmio di Fossano Spa. E quale migliore circostanza di questa per presentare l’Associazione ai “madoniti” residenti a Torino?

Così, giovedì 26 Giugno, dopo l’accoglienza in veste ufficiale della comunità madonita da parte del sindaco di Fossano Francesco Balocco e dell’Assessore all’Agricoltura Gianni Bruno, presso il Municipio, un nuovo appuntamento serale ha reso i madoniti ancora una volta protagonisti. A Torino, presso la Sala Polivalente “Ballando in quartiere”, ubicata in via Negarville 30/a in zona Mirafiori, l’Associazione Sicilia in Europa e l’Ente Parco delle Madonie, quest’ultimo inpersonificato nella delegazione siciliana ospite, hanno incontrato i “madoniti” residenti nella città, per presentare loro la natura, le finalità e la filosofia dell’Associazione.

Ad aprire l’incontro è stato il Sindaco di Castelbuono Mario Cicero che, dopo aver salutato tutti i presenti, ha sottolineato la sua soddisfazione e contentezza di essere in terra piemontese come rappresentante della radiosa Sicilia. Il testimone è poi passato a Maurizio Trombotto, presidente della Circoscrizione 10 – Mirafiordi Sud, il quale si è mostrato particolarmente propenso ad allacciare un rapporto di collaborazione con il “Principato di Castelbuono” ed, in generale, con la lontana Sicilia, avvalendosi anche della importante funzione di mediatrice svolta dall’Associazione Sicilia in Europa. Riguardo a quest’ultima il Presidente Alfonso Lupo ne ha ricordato l’obiettivo principe: far conoscere e trasportare le tradizioni, gli usi e costumi tipicamente siciliani anche al di fuori dei confini della storica Trinacria. L’anima dell’Associazione è rappresentata dalla Vicepresidente Rita Bertolone, coadiuvata da altre figure che credono profondamente nella mission associativa e nelle proprie radici sicule, tra cui il Segretario Maria Rachele Tuttobene e il Consigliere Antonio Schicchi, entrambi presenti alla manifestazione. La Vice presidente ha evidenziato come l’intenzione di “Sicilia in Europa” sia quella di realizzare eventi di diversa natura non solo nella provincia di Cuneo, dove ricordiamo l’Associazione ha sede, ma anche nella città di Torino e dintorni. “Il nostro desiderio – dice la sig.ra Bertolone – è di conoscere nuove persone che portino come bagaglio interiore quella sicilianità che più volte abbiamo definito una risorsa preziosa da valorizzare e coinvolgere le stesse alle iniziative che di volta in volta organizziamo, al fine di creare una grande famiglia”.

Con l’augurio che ciò possa realizzarsi i presenti nella sala sono stati invitati ad avvicinarsi ai tavoli allestiti per la degustazione dei prodotti tipici della “terra del sole”: dagli involtini di melanzane ai formaggi tipici, dai cannoli siciliani alla famosa cassata alla frutta di marturana, dal vino rosso e bianco delle viti siciliane ai liquori al sapore di fichi d’india e cannella…A fare da cornice al tutto l’esibizione del gruppo folkloristico “Lorimest” che ha regalato ai presenti l’emozione della tradizione musicale siciliana. Per tutta la serata nella Sala Polivalente della zona Mirafiori di Torino si è respirata “aria di Sicilia”,  erano, infatti, presenti tutti quegli elementi che caratterizzano una serata all’insegna della sicilianità: il piacere dei canti popolari, le prelibatezze gastronomiche che ad ogni loro assaggio riportavano alla memoria i sapori e i profumi mediterranei della sorridente Trinacria e poi loro, i veri protagonisti della serata, i siciliani, sia quelli venuti dalla lontana isola a conoscere il Piemonte e sia quelli di adozione piemontese, ma che in quell’occasione si sono sentiti di nuovo “a casa”.

Nuove amicizie sono nate tra un piatto e l’altro, tra un ballo e una canzone e chissà forse nuove simpatie e amori, ma di certo un nuovo e promettente rapporto di collaborazione tra Torino e l’Ente Parco delle Madonie: un nuovo tassello che si aggiunge a tutto quello che l’Associazione fino ad adesso ha costruito e ha reso possibile.

Maria Rachele Tuttobene

L’Associazione “Sicilia in Europa”, nelle persone del Vice Presidente Rita Bertolone, del Segretario Maria Rachele Tuttobene e del socio Marco Basano, ha visitato la manifestazione agroalimentare “Cibus”, ospitata negli spazi espositivi della Fiera di Parma. “Cibus” rappresenta un vero e proprio salone internazionale dell’alimentazione, un punto di riferimento per le aziende italiane del comparto alimentare con 113 miliardi di fatturato, praticamente il fiore all’occhiello del “Made in Italy”. Quest’anno all’edizione “Cibus 2008” hanno partecipato oltre 2.000 espositori provenienti da 21 paesi diversi ed è stato visitato da 15.000 operatori professionali.

L’esposizione alimentare si dimostra strumento fondamentale per una maggiore internazionalizzazione e riconoscibilità dell’autentico “prodotto food” italiano che continua ad avere successo sulle tavole di tutto il mondo, ma che è oggetto da molto tempo di contraffazione.

In rappresentanza della nostra terra siciliana era presente tra i vari stand anche quello di Giovanni Baluardo, titolare della Conal Servizi srl di Ragusa, che ha spiegato come la “mission” della società sia la raccolta e commercializzazione dei formaggi e salumi siciliani prodotti da piccoli produttori e dalle cooperative socie della Conal stessa. La Conal Servizi srl è stata costituita con la volontà di riunire le piccole realtà produttive regionali in modo da offrire un agevole “collegamento” tra l’offerta e la domanda di prodotti tipici locali.

La società annovera nella sua compagine sociale l’Associazione Regionale Allevatori della Sicilia, la Cooperativa Ragusa latte, la Cooperativa Natura, il Consorzio provinciale allevatori di Ragusa, il Consorzio provinciale allevatori di Siracusa, il Consorzio provinciale allevatori di Catania, ed infine il Consorzio provinciale allevatori di Enna.

Ospite della manifestazione era l’attore Gigi Proietti che ha onorato l’Associazione “Sicilia in Europa” di una breve intervista:

Conosce la cucina siciliana Sig.re Proietti? No, a dire il vero non la conosco molto bene. Quello che però mi ricordo, e anche con molto piacere per il mio palato, sono i caratteristici dolci, come i famosi cannoli siciliani e le cassate, nonché il profumato basilico che nasce in questa regione. A dire il vero “la Sicilia è tutto un profumo”. Ora che mi viene in mente ho anche assaggiato la famosa cotognata, tuttavia non da meno sono ovviamente i piatti di pesce e tutte le altre specialità dell’isola condite con quei ricchi sughi dal sapore tipicamente mediterraneo.

Quindi suppongo che Lei sia già stato in Sicilia?
Si, spesso, anche per motivi di lavoro e poi ho per giunta dei parenti acquisiti siciliani. Ho avuto modo di apprezzare più volte la splendida Taormina, ma anche Catania, Palermo ed Enna. Mi piacerebbe aver modo di visitare tutte le altre località che non conosco: bisognerebbe proprio girare l’intera Sicilia con una macchina!

Come si è trovato con la gente siciliana? Molto bene, della gente siciliana sono rimasto particolarmente colpito dalla loro ospitalità, estroversione e gioiosità.
Dopo queste brevi chiacchiere con l’attore lo abbiamo ringraziato della sua disponibilità invitandolo a visitare un giorno, se ne avrà l’occasione, anche il prestigioso Parco delle Madonie ed in particolare il Comune di Castelbuono. Ma le sorprese non si sono qui concluse.


Al Salone alimentare era presente anche l’azienda F.lli Fisconaro S.a.S., già ormai nota all’Associazione, che nella sala conferenze ha presentano una straordinaria novità dolciaria ideata dal sig. Nicola Fiasconaro: “il panettone al radicchio rosso”. Esso contiene nella sua amalgama, oltre che al radicchio rosso trevigiano, ingredienti tipici siciliani, come gli agrumi e l’olio extravergine di oliva prodotto da olive denocciolate che conferisce una particolare morbidezza al composto. L’impasto viene poi “condito” con sesamo e foglie di mandorle ed infine, per esaltarne il gusto ed assaporare al meglio il dolce, sopra di esso viene spalmata una delicata crema all’ aceto balsamico di Modena, possibilmente invecchiato di 15 anni. In questo spazio dedicato alla tradizione dolciaria siciliana è intervenuto il prof. Carlo Cannella, noto nutrizionista e docente di Scienze dell’Alimentazione all’Università La Sapienza di Roma, il quale considera questo nuovo prodotto dolciario la testimonianza di come spesso “la tradizione la si fa anche con dei tradimenti purché fatti bene”.

Il “nuovo” panettone Fiasconaro rappresenta, infatti, il “tradimento fatto bene”, dove un prodotto tipico della pasticceria siciliana tradisce le sue tradizioni “sposandosi” con il radicchio di Treviso a marchio I.G.P.

A moderare la presentazione di questa innovazione agroalimentare siciliana era il Direttore del Tg3 Sicilia, il dott. Vincenzo Morgante al quale l’Associazione ha rivolto la seguente domanda:

Che cosa ne pensa di un’Associazione che intende promuovere “tout court” la cultura siciliana, come “Sicilia in Europa”? A mio avviso è un’ ottima idea quella di creare tra Piemonte e Sicilia questo ponte ideale/culturale con risvolti anche pratici. Il Piemonte come sappiamo noi tutti è una regione che nella sua storia ha accolto numerosa gente proveniente dal Sud Italia, molti dei quali furono siciliani che contribuirono alla crescita economica della sua realtà industriale. Penso ad esempio alla realtà astigiana dove è ubicata la ditta “Montante” specializzata nella produzione di ammortizzatori speciali ad alta tecnologia e di biciclette di alto livello, la cui fondazione ha appunto origini siciliane, precisamente a Serradifalco, un paese in Provincia di Caltanissetta. Oggi il Giro di Italia vuole partire proprio dalla Sicilia riproponendo una tappa dedicata al gruppo Montante che grazie alle sue biciclette ha “introdotto” l’isola e tutto il Sud al magnifico mondo del ciclismo.

A conclusione della visita, anche questa volta l’Associazione “Sicilia in Europa” ne esce piacevolmente soddisfatta nel constatare quanto sia importante ed apprezzata internazionalmente la tradizione e l’innovazione alimentare siciliana nel complesso quadro agroalimentare italiano.      

Maria Rachele Tuttobene

Il 14 marzo 2008 si è svolto, presso il Ristorante “Augusta Bagiennorum” di Bene Vagienna, subito dopo l’assemblea annuale, l’incontro culturale con l’ing. Ignazio Bascone, autore del libro “Tommaso l’omu cani”.

L’ing. Bascone, di Mazzara del Vallo dove è nato nel 1954, vive a Torino dal 1973  da quando iniziò gli studi presso il Politecnico e dove tutt’ora esercita la libera professione di ingegnere.

Alla presenza di parecchi soci e simpatizzanti lo scrittore ha iniziato l’incontro con una puntuale narrazione della vita di Ettore Majorana.

Il relatore in particolare ha effettuato un’attenta disamina sulle varie ipotesi della scomparsa dello scienziato che così ha sintetizzato:
•   Che sia morto, dopo essersi buttato a mare  (il corpo non è mai stato trovato);
•   Che sia finito in un convento (Sciascia) (viene cercato nel convento di Serra San Bruno ma lì è stato trovato un cimitero con tombe senza nomi);
•   Che sia stato ucciso dalla mafia, su commissione dell’America (Bartocci);
•   Che sia finito in Argentina (Recalmi);
•   Che sia finito tra i tedeschi;
•   Che sia espatriato in Russia e poi rapito dagli Americani.

L’ing. Bascone ha, infine, sviluppato la sua ipotesi personale fondata sul fatto che il Majorana abbia trascorso gli ultimi anni della sua vita a Mazzara del Vallo, sotto la veste di un barbone, un certo Tommaso Lipari, che compare in tale cittadina nel 1941 e muore nel 1973.
Ha raccontato quindi alcuni episodi del suo libro, facendo rivivere gli stessi tramite la proiezione di un filmato sul racconto da lui scritto.

L’incontro, così piacevole e coinvolgente, ha attirato l’attenzione e la curiosità dei partecipanti che hanno continuato l’ultima parte dello stesso con domande e richieste di chiarimenti.

L’evento si è concluso con la cena alla quale hanno partecipato un nutrito numero di associati e simpatizzanti.

Alfonso Lupo 

Domenica 16 dicembre 2007, presso l’Hotel Ristorante “Augusta Baggienorum” di Benevagienna, ha avuto luogo l’atteso “Pranzo di Natale” organizzato dall’Associazione “Sicilia in Europa” per porgere a tutti i soci  i più sentiti e affettuosi auguri di buone feste. Con l’occasione l’Associazione ha voluto anche ringraziare tutti i suoi iscritti per la fiducia e la stima riposte in essa senza le quali non sarebbe stato possibile trascorrere insieme un anno ricco di soddisfazioni come è stato il 2007.

L’incontro è stato aperto dal Presidente, ing. Alfonso Lupo, che ha voluto personalmente augurare a tutti i soci e non un buon natale ed uno spettabile anno nuovo.

Un menù ricco di delicate pietanze tipicamente piemontesi e la bella voce del cantante Aldo hanno creato insieme quel giusto connubio che ha permesso a tutti i presenti di passare una bella domenica di dicembre all’insegna dell’allegria, dell’amicizia e del vero clima natalizio.

Il pranzo si è concluso con una piccola lotteria dove sono stati sorteggiati diversi premi a base di panettoncini e bottigliette di limoncello, gentilmente offerti dalla ditta “Fiasconaro” di Castelbuono.

È stato poi deciso di includere tra i premi da sorteggiare anche i singoli personaggi del presepe di cioccolata bianca che decorava il cuore di un delizioso e grande panettone, anch’esso targato “Fiasconaro".

Verso metà pomeriggio l’intervento a sorpresa di un divertentissimo mimo ha “chiuso in bellezza” questa domenica siciliana dal gusto piemontese.

Tutti i presenti sono stati salutati con un piccolo omaggio natalizio offerto dall’Associazione.

Sicilia in Europa” si ritiene contenta per la riuscita anche di quest’ultimo evento del 2007 e, salutando il vecchio anno trascorso insieme, si augura che con l’anno che verrà possa crescere ancora di più con l’iscrizione di nuovi soci.

Maria Tuttobene

In data 22 novembre 2007 una settantina di associati e simpatizzanti hanno partecipato alla cena con menù rigorosamente “tutto siciliano” presso il ristorante didattico “Velso Mucci” di Brà, guidata dallo chef Sandro Cicero e dal pasticciere Nicola Fiasconaro entrambi di Castelbuono, durante la quale sono stati gustati i prelibati piatti preparati ed ammirati con curiosità e meraviglia molti prodotti siciliani messi in bella mostra.

Durante il corso della cena, alla quale hanno partecipato anche il sindaco di Bra dott. Scimone, il questore di Cuneo dott. La Vigna ed il dirigente scolastico dell’istituto alberghiero ospitante prof. Russo, è stata anche effettuata una ripresa televisiva con interviste davanti ai capolavori artistici e culinari preparati da Fiasconaro, come ad es. il panettone con incorporato il presepe di cioccolato bianco.

Alfonso Lupo

Lunedì 24 settembre 2007, presso il palazzo Lucerna di Rorà in Bene Vagienna (CN), a seguito del protocollo d’intesa siglato dal Comune di Bene Vagienna e già sottoscritto dai Comuni di Bra, Fossano, Pinerolo e da alcuni Comuni dell’Ente Parco delle Madonie tra cui il Comune di Castelbuono (PA), si è svolto un significativo incontro al fine di concretizzare quanto presente nel protocollo medesimo tramite un progetto specifico.

In sintesi l’intesa ha l’obiettivo di promuovere la cooperazione e gli scambi di esperienze e di buone prassi fra i territori interessati, soprattutto negli ambiti culturale, scolastico-formativo, socio-sanitario, agroalimentare, manifatturiero e turistico, in sintonia con le finalità presenti nello statuto dell’associazione “Sicilia in Europa” che ha favorito la firma del protocollo.

All’incontro erano presenti Claudio Ambrogio, Sergio Borra, Francesco Mamino e Luciano Oreglia in rappresentanza del Comune di Bene Vagienna; Mario Cicero, sindaco di Castelbuono; Gianni Bruno, assessore all’Agricoltura del Comune di Fossano; Rita Bertolone, in rappresentanza del direttivo dell’associazione “Sicilia in Europa”; Enrico Grieco e Graziella Dalmasso, rispettivamente direttore e vicepresidente dell’associazione API Cuneo (Associazione Piccole e Medie Imprese); Marilena Campana e Giovanni Cogno, componenti del Consiglio di amministrazione del medesimo sodalizio; Vilma Trabucco in rappresentanza dell’hotel “Augusta”; il pasticcere Beppe Maggi, chiamato ad allietare l’evento con i suoi squisiti dolci.

Durante l’incontro in cui è stato discusso ed approvato il progetto di collaborazione, è stata particolarmente significativa la presenza del sindaco di Castelbuono, che ha raggiunto il Piemonte in occasione della fiera “Cheese” svoltasi a Bra. Il Comune siciliano, sito nel Palermitano, nel parco delle Madonie, costituisce infatti, con il territorio di Bene Vagienna, l’area precipua in cui si concretizzerà il progetto. Le peculiarità delle due zone consentiranno di sperimentare l’ottica di sinergia con cui è stata siglata l’intesa: secondo il proposito dei firmatari, i due territori potranno compiere un percorso di crescita e di sviluppo comuni, che valorizzi i rispettivi prodotti tipici. Parallelamente verranno coinvolti alcuni enti privati. Conseguentemente all’approvazione del progetto, le imprese di Bene Vagienna “C & B. Due” e “Messori” stanno valutando l’ipotesi di possibili aperture di filiali in Sicilia.  L’Amministrazione comunale di Bene Vagienna ha manifestato viva soddisfazione per l’esito positivo del progetto: “Il parco delle Madonie costituisce un grande bacino – ha affermato l’assessore Claudio Ambrogio – per cui abbiamo compiuto il primo passo per consentire alle imprese del nostro Comune di intessere legami con questa zona”.

Andrea Ottolia

Il 24 settembre 2007 alcuni associati e la Vicepresidente Rita Bertolone hanno preso parte all’inaugurazione del negozio “Sapori e Colori di Sardegna e Sicilia” dei sigg.ri Marilena Campana e Giovanni Cogno a Fossano, specializzato nella vendita dei prodotti tipici delle due regioni, nonché all’incontro organizzato dal Comune di Benevagienna durante il quale lo stesso comune si è aggiunto alla firma del “Protocollo d’Intesa”. Nell’occasione il Sindaco di Castelbuono ha presentato il progetto della nuova area industriale in terra madonita al fine di creare legami economici con potenziali imprenditori della zona piemontese.

Alfonso Lupo

L’evento dal titolo “Profumi e sapori del parco delle Madonie nelle Langhe” e consistente in una cena a base di prodotto siciliani, si è svolto con gran successo e soddisfazione da parte di tutti i partecipanti.

Oltre un centinaio di soci di “Sicilia in Europa” (per lo più siciliani ora residenti in Piemonte) e “simpatizzanti” del sodalizio hanno partecipato all’evento organizzato dall’associazione in quel di Barolo, al ristorante Brezza. Una cena molto particolare, interamente a base di prodotti siciliani, fatti pervenire appositamente dall’isola e cucinati da cuochi di Castelbuono (un Comune del Palermitano). Tra le prelibatezze proposte dai cuochi siciliani, il primosale (un formaggio tipico, più stagionato del nostro formaggio omonimo) con grani di finocchio, scaglie di formaggio con cannoli di manna, polpettine di uova al pomodoro e basilico, bocconcini di ricotta fresca con menta. E poi un vero “inno alla sicilianità” con i “Bucatini alla norma” e le pennette con fave secche e finocchiella. Una sinfonia di aromi si è sprigionata dall’agnello farcito con profumi delle Madonie accompagnato dalle patate all’origano e pomodoro e dalla caponata di melanzane. Per finire in bellezza con un dolce di Castelbuono  “testa di turco” e con gli immancabili cannoli di ricotta. Ma  non basta: sulle tavole sono arrivati anche i fichi d’India (ripuliti delle spine) e cesti di uva bianca.

Alle prelibatezze si sono alternati interessanti e godibilissimi momenti culturali: Tatiana Gerbaldo di Trinità ha letto con grazia ed efficacia alcune poesie del medico monregalese Sergio Brancatello, originario di Gratteri (località del parco delle Madonie); l’artista Pietro Carollo, ha recitato alcuni brani di Pirandello; infine  l’attesissimo gruppo folcloristico “Lorimest” (giunto appositamente da Castelbuono) ha  proposto, in un crescendo di suggestioni e commozione, musiche e canti popolari del Palermitano, frutto delle loro ricerche e dei loro arrangiamenti. Struggente il canto finale “Vitti na crozza” (nella versione originale che il gruppo ha ricavato da approfondite ricerche storiche), che esprime pienamente la tristezza dei versi, senza l’intercalare  “la la la leru lala la la leru lala la la leru la la la la la” a cui siamo abituati ma assolutamente fuori posto.

Alla cena hanno portato il loro saluto il Presidente del Parco delle Madonie, Massimo Belli, i sindaci di Fossano, Francesco Balocco, di Bra, Camillo Scimone, (di origine siciliana) e di Castelbuono, Mario Cicero. Erano inoltre presenti il questore di Cuneo Leonardo La Vigna (di origine siciliana), il sindaco di Carrù, Paola Marabotto, e il dirigente scolastico dell’istituto Velso Mucci di Bra, Benedetto Russo (di origine siciliana).

Il presidente dell’associazione, Alfonso Lupo e la vice-presidente Rita Bertolone (entrambi di origine sicilana) hanno ringraziato le molte aziende di Castelbuono che si sono attivate per inviare prodotti per la preparazione della cena, i tanti sponsor dell’evento tra cui,  l’Ente Parco delle Madonie, la Banca di credito cooperativo di Bene Vagienna, la Pecorino dop, Edilgiara, Sapori e colori di Sardegna e di Sicilia, ed infine gli albergatori - Brezza, presso il cui ristorante si è svolta la cena.

Alfonso lupo

Quest’anno, nel mese di agosto, l’Associazione “Sicilia ini Europa” ha sostenuto e facilitato la realizzazione dell’esperienza effettuata da alcuni ragazzi del “Centro don Puglisi” del quartiere Brancaccio di Palermo accompagnati da don Mario Golesano per uno scambio di esperienze con i giovani del Piemonte presso la casa alpina dell’Azione Cattolica di Acceglio, ospiti del Comune di Fossano e della Fondazione della Cassa di Risparmio di Fossano.

Alfonso Lupo

Venerdì 22 giugno, presso lo Sporting Club di Fossano, l’Associazione culturale “Sicilia in Europa-Piemonte” ha organizzato una serata all’insegna del divertimento, dello spettacolo, della buona cucina, ma soprattutto dell’amicizia e della cordialità.

Una nuova occasione per riunire insieme chi condivide le stesse origini o chi simpatizza per la sicilianità, ma soprattutto un’opportunità per rinforzare i contatti e gli scambi culturali tra due realtà geografiche lontane, ma complementari tra di loro, come quella del Piemonte e della Sicilia.

Numerosi ospiti d’onore hanno preso parte a questo evento, in particolare il sindaco di Castelbuono (Comune del Parco delle Madonie in provincia di Palermo) Mario Cicero, il sindaco di Fossano Franco Balocco, il sindaco di Bra Camillo Scimone, nonché il sindaco di Pinerolo Paolo Covato, i quali sono stati accolti, tra lo squillo di trombe e il rullio di tamburi, dal Gruppo Sbandieratori e Musici “Principi d’Acaja” di Fossano, e dal rombo dei cannoni del Gruppo Storico Militare dell’assedio di Canelli.

Il Gruppo “Principi d’Acaja” ha aperto l’evento con una suggestiva e indimenticabile esibizione: le complesse coreografie degli sbandieratori, con una o più bandiere insieme, accompagnate dalle timbriche dei tamburini che ne hanno fatto da colonna sonora e coronamento, sono state capaci di attirare l’ammirazione e il plauso di tutti gli invitati per l’intera durata dello spettacolo.

Dalle coreografie degli sbandieratori si è passati immediatamente dopo a quelle dei ballerini che, con un balletto allegro e simpatico, sulle note di “Sciuri Sciuri”, tipica canzone folkloristica siciliana, hanno reso ancora più piacevole l’inizio della serata.

I piaceri dell’arte e della tradizione si sono così sposati con quelli della tavola; nel corso della cena,  tra un piatto e l’altro, i motivi della danza e della canzone hanno riempito la sala, allietando tutti i presenti.

A tenere il discorso di apertura è stato l’ing. Alfonso Lupo, segretario dell’Associazione “Sicilia in Europa”, il quale ha presentato gli ospiti della serata; il testimone è passato subito dopo al presidente regionale dell’Associazione Placido De Salvo che ha dato il benvenuto agli associati e a tutti i presenti, ringraziandoli della loro fiducia negli obiettivi dell’Associazione stessa.  

Durante la serata sono anche intervenuti il dott. Giuseppe Zaffuto, agronomo e ricercatore universitario presso l’Università di Palermo, che si occupa della promozione all’Ente Parco delle Madonie e l’ing. Adriana Sgangarello, ex assessore al turismo di Castelbuono, la quale ha letto ai presenti, successivamente illustrato da Mario Cicero, un Protocollo di Intesa già concordato tra alcuni sindaci dell’Ente parco e i sindaci sopra citati, al termine di una visita effettuata in terra madonita lo scorso mese di febbraio, volto a favorire il gemellaggio, i rapporti di interscambio e le visite di istruzione degli studenti.

I sindaci hanno preso parola per ringraziare la Vice Presidente dell’Associazione Rita Bertolone per aver loro offerto un’occasione tale di confronto e scambio reciproco, manifestando tutto il loro entusiasmo per questo nuovo rapporto di collaborazione istituzionale nato tra talune comunità piemontesi e l’area madonita, con l’auspicio che esso possa apportare innumerevoli vantaggi, sotto diversi profili, ad entrambe le realtà.

Simpatica la cerimonia del conferimento del “Tiletto della Città di Canelli” alla sig.ra Rita Bertolone da parte del “Conte d’Acceglio Governatore del Mondovi” del Gruppo Storico Militare dell’assedio di Canelli interpretato dal colonnello Camillo Taffini.

La serata si è conclusa con l’estrazione dei premi della lotteria, tra cui, oltre ai prodotti tipici sia siciliani (offerti dalla ditta “Fiasconaro”) che piemontesi, vi erano in palio: un soggiorno per 2 persone di 1 settimana a Castelbuono in agriturismo, gentilmente offerto dal Castelbuonotrekking di Salvatore Maggesi (primo premio), 1 weekend per 2 persone con 1 cena a Ragusa, a Poggio del Sole Resort (secondo premio), 1 pernottamento per 2 persone a Gubbio-Parkhotel ai Cappuccini (terzo premio), 1 pernottamento per 2 persone a Caserta e a Pisa, offerti dal Classhotel, ecc.

Maria Tuttobene

Una delegazione di 9 persone dell’Associazione “Sicilia in Europa” della sezione Piemonte ha effettuato, il giorno 5 maggio 2007, una visita alla prima edizione della manifestazione “Tutto Food”, importante fiera agro-alimentare ospitata nei modernissimi spazi espositivi della Fiera di Milano, a Rho (MI).

Tra i partecipanti erano presenti anche la Vice Presidente Rita Bertolone, il Segretario Alfonso Lupo e il Consigliere Maria Rachele Tuttobene.

Hanno inoltre preso parte all’iniziativa i soci “Nolo Express” di Fossano che hanno gentilmente messo a disposizione dell’intero gruppo il pulmino per raggiungere la meta di destinazione.

Molteplici sono stati gli stands visitati dove si potevano gustare, in piccoli e deliziosi assaggi, i prodotti enogastronomici tipici di ogni regione italiana, nonché quelli di alcuni Paesi stranieri.

L’obiettivo di “Tutto Food”, ossia quello di favorire l'incontro tra i canali produttivi dell'industria alimentare e le varie forme della distribuzione, si è facilmente sposato con quella che è una delle finalità dell’Associazione stessa: promuovere il patrimonio enogastronomico della Regione Sicilia incoraggiando gli incontri tra le diverse realtà imprenditoriali.

E quale occasione migliore di questa per entrare in contatto con i produttori alimentari della terra del sole e concludere con gli stessi trattative che favoriscano la commercializzazione dei tipici prodotti siciliani con rivenditori che esercitano la propria attività nel nostro territorio locale.

Così, in questo contesto così privilegiato e al tempo stesso innovativo, sono stati allacciati rapporti con diverse realtà produttive della Sicilia. In particolare sono stati presi contatti con le ditte: F.lli Fiasconaro s.a.s. di Castelbuono – Palermo (specializzati nella produzione dolciaria artigianale, in particolare di panettoni, colombe e torroni alla manna), i quali si sono presi carico dell’ospitalità della delegazione, Caseificio Centro Form s.n.c. di Aidone – Enna (centro rinomato per la produzione e la stagionatura di formaggi tipici siciliani), Dais s.p.a. di Belpasso – Catania (industria dolciaria, croissants e prodotti da forno lievitati), Farisesa s.n.c. di Alcamo – Trapani (industria di trasformazione dei semi di sesamo), Polar Sud s.r.l. di Alcamo – Trapani (artigiani alimentari specializzati nella produzione di cassate e cannoli siciliani), ...
Significativa la frase riscontrata in uno di questi stands che recitava testualmente: “Dal cuore della Sicilia il sapore delle antiche tradizioni”.

E con il ricordo di queste parole l’Associazione si augura che i rapporti intrapresi durante la manifestazione possano concretizzarsi nella vendita dei prodotti caratteristici della propria terra nella nostra provincia, facilitandone quindi la diffusione oltre i confini della Sicilia stessa ed incrementando in questo modo il business di entrambe le regioni.

Con una piccola anticipazione possiamo informare che i primi prodotti ad arrivare sulle nostre tavole saranno proprio i dolci di Fiasconaro, i quali verranno presto distribuiti presso il negozio “Sapori e colori di Sardegna” di Fossano.

Maria Tuttobene

Venerdì 16 marzo 2007 si è svolto presso il Class Hotel di Madonna dell’Olmo (CN), subito dopo l’assemblea annuale, l’incontro culturale con il dott. Angelo Giordano, originario di Caltanissetta.

Durante l’assemblea sono intervenuti per un saluto sia il Presidente di Sicilia in Europa Vincenzo Nicosia sia il Presidente della sez. locale del Piemonte Placido De Salvo e sono stati eletti soci onorari/benemeriti il dott. Calabrese, l’on. Enrico Costa ed il Questore di Cuneo dott. Leonardo La Vigna in quanto siciliani di origine e distintisi nel proprio ambito professionale.

L’incontro culturale al quale hanno partecipato un centinaio tra soci, amici e simpatizzanti, è stato molto gradito da parte di tutti i convenuti sia per l’argomento trattato sia per la modalità utilizzata.

Il dott. Giordano, che ha trattato il tema della “Terapia della risata”, ha sviluppato  l’argomento non solo dal punto di vista scientifico, ma anche con battute e citazioni su episodi di vita quotidiana da far scatenare le risate dei partecipanti.

Con riferimento al riso come un fenomeno psicologico, sociale ed umano, non ha trascurato l’effetto terapeutico dello stesso, definendo il riso uno starnuto mentale in grado di liberare la mente e mettere in comunicazione il cervello con la sfera viscerale, attraverso il nervo vago.

Interessanti i riferimenti a Froid il quale definisce il riso come un atto liberatorio, ed al rapporto tra psiche e corpo con l’analisi delle motivazioni per cui si ride, al modo con cui si ride e quali parti del corpo sono interessate a seguito di una risata.

Il riso è il primo elemento caratterizzante del bambino che spesso ride per conto suo per poi ridire a distanza di tre settimane dalla nascita in risposta alla voce umana dal tono alto.

Gli argomenti che permettono di far ridere sono quasi sempre riferiti ai potenti, come ad es. i politici ed è fondamentale per far ridere costruire dei sillogismi su: lo strano, lo scampato pericolo, i difetti degli altri (satira di costume), la paura delle paure (morte, i necrologi).

Altrettanto importante il riferimento alla scienza psico-endocrina-immunologica con l’analisi dell’intero processo (Evento, Valutazione Cognitiva che interessa la memoria e la genetica, Attivazione Emozionale, Sistema Neuro Vegetativo che interessa il Soma e la Psiche, Sistema Ormonale, Sistema Immunitario).

Fondamentale la consapevolezza dell’esistenza del guaritore interno, in possesso di tutti e che ci aiuta a non perdere mai la speranza per risolvere tutto ciò che ci può capitare di negativo.

Il consiglio finale del relatore è stato quello di attivare il guaritore interno, a seguito fiducia nello stesso, utilizzando il metodo di stimolare la risata e coltivare un irrefrenabile buon umore che ci aiuta a vivere meglio la vita di tutti i giorni.

L’incontro si è concluso con un lungo monologo del dott. Giordano in latino maccheronico, facilmente comprensibile, che ha scatenato, oltre che le risate, gli applausi a scena aperta da parte dei convenuti.

Al termine dell’incontro è intervenuto il dott. Samou, responsabile commerciale di Class Hotel che ha illustrato ai presenti la convenzione praticata a beneficio degli associati..

Subito dopo è stato servito un graditissimo buffet e la serata è proseguita in allegria, allietata dalla musica che ha visto protagonista alla pianola il maestro Tony Rocca  e dalle canzoni interpretate in diretta da due giovanissimi talenti Simone Quagliata e Mina.

Alfonso Lupo

L’Associazione Culturale “Sicilia in Europa” promuove il suo primo evento in Sicilia, con una tre giorni no-stop tra rappresentanti di alcune importanti comunità piemontesi ed il territorio madonita.

Dal 15 al 18 Febbraio u.s. i Sindaci di Pinerolo, Fossano e Bra assieme al Preside dell’Istituto alberghiero “Mucci” di Bra e al Preside dell’ITIS “G. Peano” di Torino, sono stati ospiti dell’Amministrazione di Castelbuono, Comune del Parco delle Madonie.

Scopo dell’incontro è stato la promozione del territorio Madonita e lo scambio culturale tra i due comprensori territoriali.

A condividere la soddisfazione di questa importante circostanza due fondatori dell’associazione oriundi del Vallone ed uno residente a Villalba; si tratta rispettivamente dell’imprenditrice Rita Bertolone e del dirigente scolastico Alfonso Lupo, entrambi nativi di Mussomeli e residenti in Piemonte e del dott. Giuseppe Zaffuto Agronomo che si occupa della Promozione agricola all’Ente Parco delle Madonie.

La splendida cornice delle Madonie e la calorosa accoglienza dell’Amministrazione Comunale di Castelbuono, con in testa il Sindaco Mario Cicero, sono stati gli elementi caratterizzanti di questo evento che ha  registrato l’interesse di diverse comunità montane, di imprenditori locali e dell’Ente Parco.

Molti gli spunti che sono emersi in favore di protocolli di intesa tendenti a favorire l’interscambio non solo culturale ma anche di prodotti tipici tra il territorio Madonita e le comunità piemontesi rappresentate nella delegazione.

L’attenzione si è focalizzata sulla opportunità di promuovere pacchetti turistici appetibili per le gite scolastiche, per le vacanze della terza età e per dare l’opportunità agli associati di Sicilia in Europa, che già superano il centinaio a due mesi dalla sua nascita, di riscoprire la Sicilia nella sua cultura, nella sua storia e nella sua valenza enogastronomica.

Non ultima l’ipotesi di intrecciare relazioni con un area del Piemonte che è la culla delle vetrine internazionali del gusto e dell’enogastronomia.

Rita Bertolone, Alfonso Lupo e Giuseppe Zaffuto nel gongolare per il successo della prima uscita dell’Associazione già si interrogano e riflettono sull’opportunità di replicare un simile evento nell’area Nissena.

Alfonso Lupo

A Bra (CN) il Ristorante Didattico “Velso Mucci” è stato teatro, lo scorso mercoledì 13 dicembre, della “Cena degli Auguri”, organizzata dall’Associazione “Sicilia in Europa”; un’occasione per i numerosi soci che hanno preso parte all’evento di scambiarsi gli auguri natalizi.

Un ricco buffet a base di delizie siciliane e la riproduzione dolciaria dello stemma dell’Associazione, la Trinacria (antico nome di questa regione), con dieci kg. di zucchero, hanno accolto gli invitati.

Il menù, realizzato dagli allievi dell’Istituto Professionale Alberghiero, con la supervisione del corpo docente, prevedeva alcuni piatti tipici della cucina siciliana, il tutto condito con prelibati vini di quella terra (uno tra tutti Donna Fugata).

A fare da sfondo a questa splendida cornice sono intervenuti alcuni ballerini: indossati gli abiti tipici siciliani hanno danzato sulle note della famosa canzone “Ciuri Ciuri”, accompagnati dal ritmo degli immancabili tamburelli.

Nel corso di tutta la serata, tra un piatto e l’altro, sono proseguite le danze, su frizzanti e divertenti melodie impregnate di musiche popolari e di richiami al folclore italiano.

Alfonso Lupo, segretario dell’Associazione, tiene il discorso di apertura. Ringraziati tutti i presenti, ha poi ribadito gli scopi dell’Associazione, nata anni fa in Inghilterra: incrementare i gemellaggi tra i comuni piemontesi e quelli siciliani; favorire gli incontri tra le istituzioni per valorizzare il bagaglio culturale di tutti coloro che per vari motivi devono vivere al di fuori della terra nativa; promuovere la collaborazione tra poeti, scrittori e gruppi folcloristici, perché, attraverso un confronto serio e aperto, trovino nuove vie e nuovi canali espressivi per descrivere queste due realtà così profondamente diverse tra loro, eppure potenzialmente complementari l’una all’altra.

L’ing. Lupo ha poi ribadito i nominativi di coloro che oltre a lui (segretario) compongono il direttivo dell’Associazione: Placido De Salvo (presidente), Rita Bertolone (vice), Andrea De Salvo (tesoriere), Giuseppe Pagani (consigliere).

Il testimone è passato subito dopo al presidente regionale Placido De Salvo, il quale ha a sua volta espresso soddisfazione per il buon esito della serata, indicando questo momento di aggregazione come un importante passo in avanti per il futuro cammino dell’Associazione.

La vice presidente Rita Bertolone si è unita al coro unanime di apprezzamenti e ha portato i saluti delle autorità locali che non hanno purtroppo potuto partecipare alla serata per motivi indipendenti dalla loro volontà.

Il Preside dell’Istituto, Russo Benedetto, è lieto del fatto che al Ristorante Didattico sia stato accordato un onore così grande da parte di un’Associazione così prestigiosa, e si augura di poter ospitare nuovamente i suoi membri.

La conclusione della serata è affidata al dott. Camillo Scimone, Sindaco di Bra, nonché piemontese d’adozione, essendo anche lui di origini siciliane. Comprensibile la felicità di poter partecipare a una serata dedicata alla terra che gli ha dato i natali, e alla quale torna in rare occasioni, con un misto di gioia e nostalgia nel cuore.

“Marrons glacées” e cannoli siciliani, due simboli di due culture molto differenti, sono accostati in uno squisito vassoio: che sia scoppiato l’amore tra il roccioso Piemonte e la fertile Sicilia? Se sì, vedremo presto i frutti di questa proficua unione.
 
Maria Tuttobene